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USA: preoccupa l'abuso di alcol e droghe tra i soldati

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Rapporto: Molti soldati Usa vanno in battaglia ubriachi o drogati


WASHINGTON -L'abuso di alcol, farmaci e droghe tra le truppe americane ha raggiunto livelli tali da rappresentare una reale "crisi di salute pubblica". Lo rivela uno studio dell'Istituto di Medicina, sollecitato dal ministero della Difesa Usa. La fotografia scattata dall'Istituto e' chiara: fra i militari in servizio attivo almeno il 20% beve alcol continuativamente e in maniera pesante e il 47% di questi si ubriaca piu' o meno regolarmente.


L'abuso di farmaci che provocano intossicazioni e danno effetti da droghe illegali interessa l'11% delle truppe. I dati si riferiscono al 2008 e in tutti e tre i tipi di abuso studiati gli esperti hanno registrato un netto incremento rispetto al passato: l'eccessivo consumo di farmaci psicoattivi era comune solo fra il 2% dei militari nel 2002 e le ubriacature regolari 14 anni fa non interessavano piu' del 30-35% dei soldati.

L'uso e l'abuso di droghe e alcol fa parte della cultura militare - osserva la ricerca - "ed e' da sempre una preoccupazione, ma il fenomeno sta aumentando e raggiungendo livelli da crisi di salute pubblica anche perche' il Pentagono non utilizza contromisure moderne per affrontare la situazione".


In Afghanistan, per esempio, la marijuana cresce come l'erba nei prati, costa pochissimo a paragone dei prezzi nelle grandi città americane, e i soldati Usa - ma non solo - naturalmente ne approfittano. L'alcol viene importato tramite intricati commerci regionali, o arriva direttamente da spacciatori negli Stati Uniti.


I soldati che, tornati da massacranti scontri con i talebani, si rifugiano esausti nelle loro tende, sono talmente traumatizzati che non disdegnano una "canna" o mezza bottiglia di whisky per rilassarsi, dormire. E quando tornano a casa, certe abitudini restano e si trasmettono ad altri commilitoni.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)