USA, ricerca sociale: se il genitore è stato in carcere, aumenta la probabilità di consumo di droga nei figli
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Fonte: Addiction
Titolo originale e autori: Paternal incarceration and trajectories of marijuana and other illegal drug use from adolescence
into young adulthood: evidence from longitudinal panels-Roettger ME, Swisher RR, Kuhl DC, et Al.
Negli Stati Uniti un giovane su otto dichiara che il proprio padre biologico è stato messo in carcere almeno una volta. Per
questo i ricercatori del Centro per la Ricerca sulla Famiglia di Bowling Green in Ohio (Usa) hanno voluto analizzare il
rapporto tra questo tipo di evento e il consumo di droghe dall'adolescenza in poi.
Con l'introduzione delle campagne contro la droga e il crimine, le carceri degli Stati Uniti sono passate dai 250 mila
detenuti del 1975 ai 2,5 milioni del 2006. Usando una tecnica multilivello sono state esaminate le traiettorie del consumo di
marjiuana e di altre droghe illegali, tenendo come prima variabile quella del genitore arrestato. Il campione dei
partecipanti è stato tratto dalle prime tre edizioni dello Studio Nazionale Longitudinale sulla Salute degli Adolescenti,
composto da circa 14 mila individui metà di sesso maschile e metà di sesso femminile. Queste persone sono state seguite
dall'adolescenza (7-12 anni) alla prima fase adulta (18 - 27 anni). Le variabili dipendenti erano la misurazione della
frequenza nel consumo di cannabis nel corso dell'ultimo mese prima dell'intervista, e una misurazione dicotomica per capire
se il soggetto - sempre nello stesso periodo temporale - aveva fatto uso di altre droghe come cocaina, eroina, allucinogeni.
I risultati hanno mostrato che, nei figli di genitori che sono stati in carcere almeno una volta, il consumo di cannabis era
più frequente (ragazzi 51,3%, ragazze 39,3%) rispetto a chi non aveva subito l'incarcerazione del padre (ragazzi 37,7%,
ragazze 28,3%) e aumentavano anche la probabilità di consumo di altre sostanze. Per i figli di genitori che erano stati in
carcere, il consumo di altre sostanze era pari al 39,4% nei maschi (rispetto al 27,8% dei ragazzi con genitori non
incarcerati) e pari al 29,9% nelle femmine (rispetto al 22,2 % delle ragazze con genitori non incarcerati). Nonostante alcuni
limiti dovuti alla mancanza di informazioni sui tempi di permanenza in carcere, lo studio statunitense si pone come uno dei
primi ad aprire la strada verso una tipologia di analisi che sottolinei lo stretto legame tra lo sperimentare l'arresto del
proprio padre e l'assumere droga.
Redattore: Staff Dronet