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Vaccino per le metanfetamine: studiati gli effetti sugli animali

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Vaccino per le metanfetamine: risultati promettenti dagli studi su animali

Fonte: Biological Psychiatry


Titolo originale e autori: Michelle L. Miller, Amira Y. Moreno, Shawn M. Aarde, et al. A Methamphetamine Vaccine Attenuates Methamphetamine-Induced Disruptions in Thermoregulation and Activity in Rats. Biological Psychiatry, 2012-


Gli scienziati del The Scripps Research Institute (TSRI), in uno studio finanziato anche dal National Institute on Drug Abuse, hanno testato sui ratti un vaccino sperimentale per le metanfetamine con esiti incoraggianti.
Questa tipologia di vaccini evoca una risposta degli anticorpi contro le molecole della droga: gli anticorpi anti-droga si legano alle molecole di droga impedendo loro di entrare nel cervello, prevenendo gli effetti piacevoli della droga stessa ed eliminando così l'incentivo all'assunzione della sostanza.
La molecola di metanfetamina è strutturalmente semplice e ciò la rende relativamente impercettibile per il sistema immunitario. Inoltre, la metanfetamina ed il suo principale metabolita, l'anfetamina, una volta entrati nel sistema nervoso tendono a rimanere in circolo per diverso tempo, con effetti centrali anche per assunzione di piccole quantità di sostanza.
Lo studio, che sta per essere pubblicato sulla rivista Biological Psychiatry, ha valutato nei ratti, se la vaccinazione contro le metanfetamine potesse attenuare le reazioni alla droga. I ricercatori hanno testato tre possibili vaccini ed hanno trovato che uno di questi, denominato MH6, è risultato essere il migliore nel bloccare due effetti tipici della metanfetamina: l'aumento dell'attività fisica e la perdita della usuale capacità di regolare la temperatura corporea. Alla base di questi promettenti effetti sui parametri comportamentali è stata osservata una robusta risposta degli anticorpi, che nei ratti vaccinati ha trattenuto più droga nel flusso sanguigno e fuori dal sistema nervoso, rispetto ai ratti del gruppo di controllo.
In conclusione, gli animali vaccinati a cui è stata somministrata la droga sono stati in gran parte protetti da alcuni segni tipici dell'intossicazione da metanfetamine. Se il vaccino si dimostrasse efficace anche nell'uomo, potrebbe diventare il primo trattamento specifico per la dipendenza da questa droga.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)