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Val d'Arno: violentata dal branco sotto i fumi dell'alcol

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Abbordata in discoteca, la giovane fu perseguitata anche dopo

L'Espresso 14 luglio 2009

Tre giovani del Val d´Arno, poco più che ventenni, sono indagati per violenza sessuale di gruppo con l´accusa di aver abusato a turno di una ragazza appena maggiorenne nel marzo scorso. La procura di Arezzo ha fatto sequestrare file di computer e telefonini con i quali i tre giovani avrebbero filmato la violenza compiuta su una loro conoscente, abbordata in discoteca, fatta ubriacare, e poi indotta a rapporti sessuali plurimi. Intanto il giovane che quella sera cercò di prendere le difese della ragazza - a sua volta bersaglio e testimone di una parte delle violenze - ieri notte è stato vittima di un episodio grave. In seguito ad un sorpasso stradale nei pressi di Montevarchi, è stato colpito con tre cazzotti da un conoscente ed è finito ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurologia dell´ospedale La Gruccia di Montevarchi.
«Mentre uno mi spingeva la testa per costringermi ad un rapporto sessuale orale, un altro filmava la scena con il telefonino - raccontò la ragazza alla polizia nel marzo scorso - Pensavo fossero miei amici, invece mi hanno tradito, hanno abusato di me, e mentre lo facevano riguardavano le scene che avevano appena filmato». La ragazza raccontò di essere stata abbordata e fatta bere in discoteca dove l´aveva accompagnata l´amico picchiato ieri notte. Il giovane amico avrebbe convinto la ragazza a farsi riportare a casa, ma sulla strada i due sarebbero stati aggrediti dal branco e avrebbero subito una prima violenza, sessuale la ragazza, fisica il suo accompagnatore. Poi l´amico avrebbe accompagnato la diciottenne a casa, da cui la giovane sarebbe stata convinta ad uscire di nuovo da una telefonata di coloro che sarebbero diventati i suo aguzzini.
«Uscii di casa - ha cercato di spiegare alla polizia la giovane - perché pensavo di dovere qualcosa a quelli per evitare di essere perseguitata nei giorni successivi, ma non pensavo che sarebbero arrivati a tanto». I tre l´avrebbero quindi portata in una zona isolata e avrebbero abusato a turno di lei. «Non ero in me, non avevo la forza di oppormi, e poi sarebbe stato inutile» ha sostenuto la ragazza. «Mi hanno strappato pantacollant e mutandine che hanno poi appeso allo specchietto retrovisore esterno dell´auto costringendomi ad uscire nuda dalla vettura per recuperarli» ha detto. E ancora: «Il primo che ha abusato di me ha finto di mettersi il preservativo, ma poi in concreto non lo ha fatto». Altri particolari: «Mentre uno approfittava di me, gli altri si masturbavano». I tre giovani, sentiti a suo tempo dalla polizia, dettero una versione diversa: «La conosciamo da sempre, lei era consenziente». Ma due testimoni confermarono che la diciottenne quella notte era obnubilata dai fumi dell´alcol. E oltre alla denuncia della ragazza, che è assistita dall´avvocato Stefano Baldi di Montevarchi, c´è la querela del suo amico coetaneo, assistito dall´avvocato fiorentino Matteo Forconi.