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Valle d'Aosta: record di nascite e di ricoveri per alcool

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In Valle d'Aosta record di nascite e di ricoveri per alcool

Valle d’Aosta terra fertile. A dirlo è il nono Rapporto Osserva salute, l’analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell'assistenza sanitaria nelle Regioni italiane, presentato oggi a Roma.
Secondo l’indagine la nostra regione sarebbe quella dove nascono più bambini con un tasso di fecondità totale (ovvero il numero medio di figli per donna) pari a 1,62 figli per donna (dati 2009), il tasso maggiore in Italia. Inoltre in Valle d’Aosta vi sarebbe il tasso più alto di fecondità delle italiane residenti (1,49 figli per donna). Ovviamente a contribuire a questo primato sono in larga parte le donne straniere con un tasso di 2.5 figli. L’età media delle puerpere è di 31 anni.

Se i bambini sono una relativa novità per la Valle d’Aosta altrettanto non si può dire per l’alcool. La nostra regione infatti anche quest’anno batte tutte le altre per il maggior tasso di ricoveri per patologie alcol correlate nelle strutture ospedaliere pubbliche ed accreditate: 23,52 per 10 mila contro una media nazionale di 7,48.

La popolazione
Le tante cicogne giunte recentemente da queste parti hanno portato alla crescita della popolazione valdostana. Il saldo medio annuo nel biennio 2009-2010 pari a 4,6 persone per 1.000 residenti per anno, contro una media nazionale di 4,8 per 1.000. Il saldo naturale è pari a 0; il saldo migratorio è pari a 4,5%.

Gli anziani – ovvero i cittadini fra i 65 e i 74 anni – sono nel 2010 il 10,8% dei cittadini a fronte di una media nazionale del 10,3%, mentre le persone con 75 anni ed oltre sono il 10,1% della popolazione regionale, contro il 10% medio italiano. Molti gli anziani che vivono da soli: il 17% dei maschi in quella fascia d’età (valore medio italiano 15,1%), e il 44,1% delle femmine (valore medio italiano 38%), per un totale del 32,6% delle persone in questa fascia d’età, contro una media nazionale di 28,3%.

In Valle d’Aosta la mortalità complessiva (per tutte le cause) oltre il primo anno di vita è pari a 111,57 per 10 mila abitanti tra i maschi (2008), contro una media nazionale di 110,92, mentre è pari a 70,5 per 10 mila tra le donne (contro una media nazionale di 69,46). Altro triste record valdostano riguarda la mortalità femminile per tumori pari a 9,62 per 10 mila contro un valore medio nazionale di 7,93 per 10 mila).

Guardando agli stili di vita sono in aumento in Valle i non fumatori pari al 54,3% (anno 2010) della popolazione regionale di 14 anni ed oltre, mentre la media nazionale si assesta sul 52%. In Valle d’Aosta fuma il 19,8% della popolazione regionale di 14 anni ed oltre contro un valore medio nazionale del 22,8%.
Note dolenti sul consumo di alcol. Nel 2009 i consumatori (il dato è aggregato a quello piemontese) sono il 69,9% contro un valore medio nazionale del 68,5%. La prevalenza di consumatori a rischio di 11-18 anni è pari al 19,8% dei maschi (valore medio italiano 17,7%) al 16,9% delle femmine (valore medio italiano 11,5%) per un totale del 18,4% dei giovani in questa fascia d’età (valore medio italiano 14,7%). La prevalenza di consumatori a rischio di 19-64 anni è pari al 24% dei maschi, (valore medio italiano 20,5%) e all’8% delle femmine (valore medio italiano 5,3%). Il totale dei consumatori a rischio è il 16% degli individui in questa fascia d’età (valore medio italiano 12,9%).

Valdostani attenti alla dieta
Il 6,5% della popolazione consuma in Valle in media le 5 porzioni di frutta e verdura al dì, contro una media nazionale del 4,8%. Nell’ultimo anno però sono aumentati i casi di sovrappeso e obesità, arrivati al 35,2% in forte aumento rispetto alla edizione
precedente quando era del 31,7%; il valore medio nazionale è il 35,6%. È obeso il 9,4% dei cittadini, contro il valore medio italiano di 10,3%.
Per quanto riguarda la pratica di sport in Valle d’Aosta il 26,9% della popolazione dai 3 anni in su pratica sport in modo continuativo, contro un valore medio italiano di 22,8%; il 20,3% fa qualche attività fisica contro il 28,2% degli italiani. In Valle d’Aosta coloro che non svolgono alcuna attività fisica sono il 33,8% della popolazione contro una media nazionale 38,3%.

Attenti alla salute, un po’ meno all’ambiente
Se i valdostani tengono sotto controllo la salute e la linea, altrettanto non si può dire per l’ambiente. Nel 2009 la produzione pro capite di rifiuti solidi urbani pari a 621 Kg per abitante. Il valore medio nazionale per la produzione pro capite è di 532 Kg per abitante. La Valle d’Aosta smaltisce in discarica il 67,2% dei rifiuti solidi urbani prodotti (contro una media nazionale del 48%). Per quanto riguarda la raccolta differenziata, con una quota procapite di rifiuti raccolti in modo differenziato pari a 242,8 Kg per abitante, la Valle d’Aosta raccoglie in modo differenziato il 39,1% dei rifiuti prodotti; valore medio nazionale 33,6%.

Suicidi
La Valle d’Aosta si conferma infine una delle regioni con i livelli più elevati del tasso standardizzato di suicidio fra i soggetti dai 15 In su (11,03 per 100.000 contro un valore medio in Italia di 11,27). Per gli uomini la Valle d’Aosta presenta il dato peggiore (21,11 per 100.000 contro un valore medio in Italia di 7,08).

La spesa sanitaria pro capite in Valle d’Aosta nel 2010 è pari a 2.169 euro (+27,07% dal 2004), a fronte di una spesa media nazionale di 1.833 euro.  Ciascun valdostano “ha speso” nel 2009 (Spesa pro capite per personale dipendente del SSN) 864,4 euro – (spesa media italiana 601,7 euro).  Negativo il dato sul personale sanitario: l’88% risulta nel 2009 assunto a tempo indeterminato, la quota più bassa in Italia – e il 12% è invece precario.  Aumenta in Valle d’Aosta la spesa pro capite per consumo di farmaci a carico del SSN , pari a 185,9 euro, (la media nazionale di 215,1 euro), segnando un +2,1% dal 2009.

Infine per valuta la qualità dell’assistenza ospedaliera la ricerca ha analizzato la gestione delle fratture del collo del femore. Ebbene, in Valle d’Aosta la gestione di queste fratture è migliore rispetto a molte delle altre regioni, infatti, il 44,6% (dato 2009) dei pazienti è operato entro 2 giorni (valore medio italiano di 33,6%). Si noti altresì che nel 2010 lo stesso dato (Programma Nazionale Esiti Agenas) migliora considerevolmente in Valle d’Aosta rispetto la media nazionale: sono sottoposti ad intervento chirurgico entro le 48 ore il 61,17% dei fratturati al femore contro il 31,17% della media nazionale).

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)