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Valsugana: guerra all'alcol affidata ai giovani

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Guerra all'alcol affidata ai giovani
Sono protagonisti di un progetto di sensibilizzazione della Comunità di valle
VALSUGANA. L'impegno contro l'uso (e l'abuso) di alcol della Comunità Bassa Valsugana e Tesino non rallenta. Dopo l'intervento estivo della

responsabile dei servizi socio assistenziali, Maria Angela Zadra, che aveva bloccato, con una segnalazione ai carabinieri, il "campionato

mondiale di alzata di gomito" in Tesino, è di questi giorni l'avvio di un nuovo progetto per la prevenzione tra i giovani.
La stessa Maria Angela Zadra spiega che «già dal 2007 è nato nel nostro territorio un Tavolo di lavoro chiamato "Giovani e Alcol", che ha

come obiettivo quello di promuovere la salute ed il benessere dei cittadini, contrastando il preoccupante fenomeno dell'uso di sostanze

alcoliche, particolarmente diffuso a livello locale anche tra i giovani ed i giovanissimi. Nel 2010 poi un sottogruppo dello stesso Tavolo ha

dato vita ad un nuovo progetto dal titolo: "Scelte da grandi: adolescenti e comunità alle prese con scelte che fanno crescere».
«L'idea è quella di promuovere tra i giovani stili di vita e comportamenti orientati alla salute - spiega ancora la responsabile dei servizi

socio assistenziali -. Soltanto che questa volta sono proprio i giovani a farsi promotori delle iniziative». Da qui la creazione e la

formazione di adolescenti (i cosiddetti "peer leader") «in grado - spiega Maria Angela Zadra - di diffondere fra i loro pari una maggiore

consapevolezza rispetto a scelte di salute ed a comportamenti responsabili. Parallelamente è stato formato e sensibilizzato anche un gruppo di accompagnamento di adulti per sostenere i ragazzi».
Per il 2011/2012 è stato approvato ora dalla giunta della Comunità Bassa Valsugana e Tesino il nuovo progetto "Insieme si può fare:

adolescenti e comunità alle prese con scelte consapevoli", che si pone in continuità con l'iniziativa del 2010.
«Il progetto fa riferimento alla metodologia della "peer education" e della ricerca-azione, nell'ambito del lavoro di comunità e vede come

protagonisti principali gli adolescenti - spiega la dirigente del servizio della Comunità -. L'idea di fondo è quella di spostare l'azione

pedagogica dall'adulto esperto al giovane formato, restituendo responsabilità e potere all'universo adolescenziale, che da "problema" diviene "risorsa". Un prodotto quindi, confezionato dai giovani per i giovani, realizzato con il linguaggio e gli strumenti propri del mondo adolescenziale».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)