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Valutazione clinica e differenze di genere in un campione di soggetti alcol-dipendenti

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Valutazione clinica e differenze di genere in un campione di soggetti alcol-dipendenti: analisi di indicatori diagnostici e socio-anagrafici


M.G.L. De Rosa, S. Ardito, S. Bascioni, M. Ciminari, A. Fanolla, E. Guidotti, A. Natalia, N. Orsini, L. Possanzini, A. Raffaeli, K. Rosati, A. Sanguigni, G. Sanza, M. Falcinelli


Introduzione
La letteratura specialistica evidenzia che la Dipendenza da alcol è maggiormente rappresentata nel genere maschile; studi del NIDA e del NIAAA rilevano rispettivamente un rapporto maschi/femmine pari a 2,3:1 e a 2,6:1 (1) (2).
Differenze di genere si rilevano non solo in ambito epidemiologico, ma anche in campo clinico, psicologico e sociale, tanto da stimolare la definizione di programmi di prevenzione, cura e riabilitazione sempre più specifici in base al sesso.
L’alcolismo femminile si connota, in generale, per una sostanziale difficoltà da parte della donna nella richiesta di aiuto: il ritardo dell’intervento terapeutico determina più frequentemente una rapida evoluzione della Dipendenza da alcol verso quadri clinici complessi.
La tendenza a rimandare la richiesta di aiuto è rinforzata dal giudizio morale e dalla riprovazione sociale che ricade sulla donna alcolista.
Nelle donne con problemi alcol-correlati si rileva un tasso significativo di separazioni e divorzi dal coniuge associato frequentemente alla perdita della potestà dei propri figli.
Un primo elemento da considerare, nella comprensione degli eventi che caratterizzano l’andamento e l’evoluzione dell’alcolismo femminile, è la comprovata vulnerabilità biologica che le donne presentano a seguito degli effetti tossici dell’alcol.


Tratto da: "Mission" 38/2013


Per leggere l'intero articolo: http://www.federserd.it/periodico/mission38.pdf


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)