Varese: incidenti stradali e prevenzione, il soccorso integrato "in azione" per le scuole
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Si conclude un progetto che ha coinvolto 3500 ragazzi, coinvolti Polizia, Vigili del Fuoco, 118. Il provveditore Merletti: "Solo lavorando insieme fra le varie istituzioni si possono prevenire le tragedie"
Due auto e un motorino danneggiati in mezzo alla strada. A terra, un motociclista incosciente, incastrato sotto un'auto, più un altro ferito. Pochi minuti e ululano le sirene dei soccorsi. È lo scenario di molti incidenti, ed è stato ricreato stamane, sabato 24 aprile, a Case Nuove presso Malpensa, nella sede del secondo Reparto Volo della Polizia di Stato. La simulazione era prevista per illustrare a giovani delle scuole del territorio i rischi dell'abuso di sostanze e le metodologie di intervento combinato di soggetti distinti ma che cooperano quando avvengono i sinistri. È la conclusione di un percorso, quello del progetto per la prevenzione degli infortuni da traffico, in particolare con alcool e droghe fra le cause, che quest'anno ha coinvolto almeno 3500 studenti delle scuole del Varesotto, come ricordava il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Claudio Merletti. «Qui vediamo all'opera un esempio di amicizia fra istituzioni, per la sicurezza stradale e per la prevenzione degli incidenti. È solo con un intervento corale che si può fare fronte a determinate situazioni» ha detto ai ragazzi. «Purtroppo ho saputo giusto stamane che anche stanotte una persona è morta sulle nostre strade».
Brevissimo l'intervento del Prefetto Simonetta Vaccari. «Leggendo i giornali ho avuto un brivido venendo a sapere dei dati sul consumo di alcool: bambini di 11-12 anni che già bevono. Può accadere di "sgarrare" con la bottiglia, ma dopo non si deve mai mettere alla guida di veicoli».
Le conseguenze sono state illustrate nella simulazione d'incidente, spiegata ai ragazzi dai dirigenti dei servizi coinvolti. I primi ad accorrere a sirene spiegati sono i Vigili del Fuoco: si spiega agli studenti che spesso capire dalla segnalazione cosa sia successo non è facile, perchè le persone che chiamano sono sotto shock. Il caposquadra, riconoscibile dal caschetto rosso, coordina i primissimi interventi. C'è un ferito incastrato sotto una delle auto: con una sorta di "palloncino" si provvede delicatamente a sollevarla per poterlo estrarre, mentre sopraggiunge l'ambulanza del 118. Un altro ferito è chiuso in auto e non può uscirne: una specie di apriscatole idraulico applicato alla portiera risolve anche questa situazione. Le barelle accolgono i feriti, si prestano le prime cure e si valuta la gravità delle condizioni, preavvisando il più vicino pronto soccorso. Sul posto, poi, arriva anche la polizia (in elicottero, in questo caso), scoprendo ben presto dai documenti che una delle persone coinvolte ha precedenti per droga. Sospettando che potesse recarsi ad un appuntamento con "clienti", fanno intervenire l'unità cinofila. Ed è Mark, un bel labrador nero di tre anni, a scovare nel portabagagli un sacco di "erba" pronta per lo spaccio al dettaglio. Altra sostanza da non assumere mai prima di mettersi alla guida di qualsiasi veicolo, foss'anche una bicicletta. La vita è una sola, e in strada serve sempre la massima lucidità.