Vendita di alcolici nelle aree di servizio: i pareri
Anche gli Stati favorevoli agli alcolici nelle aree di servizio
Per il Parlamento il diritto in vigore è contrario al principio della libera concorrenza
Le aree di servizio autostradali devono poter vendere bevande alcoliche. La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni degli Stati (CTT-S), allineandosi al Consiglio federale, propone di accogliere una mozione in tal senso depositata dall'omonima commissione del Nazionale.
Secondo il testo, approvato dalla Camera del popolo lo scorso 13 giugno con 115 voti contro 62 e 3 astensioni, il diritto in vigore è contrario al principio della libera concorrenza. I commerci delle aree di servizio sono fortemente penalizzati, poiché i loro concorrenti situati appena dopo le uscite autostradali possono vendere bevande alcoliche.
In nessuno dei Paesi limitrofi vige un simile divieto. Inoltre, la vendita e la mescita di alcool non è nemmeno vietata dalla legge federale sulle strade nazionali.
Sempre secondo la mozione della commissione, «ogni automobilista deve rispettare le nostre leggi, anche per quanto riguarda i limiti d'alcolemia al volante. Ognuno è responsabile dei propri atti». La maggioranza della CTT-S è d'accordo con questo principio. Inoltre, ha preso atto che «la maggior parte degli incidenti legati al consumo di alcol avviene all'interno delle località e non sulle strade nazionali». Motivazione fatta valere anche dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard.
Il divieto in questione è in vigore dal 1964.
Critiche dall'upi - Secondo l'Ufficio prevenzione infortuni, grazie al divieto di vendere bevande alcoliche «le autostrade svizzere sono fortunatamente molto sicure». La sua abolizione rischia invece di far aumentare il numero di incidenti.
Citando uno studio del 2016, l'upi ha rilevato come il 13% di tutti gli incidenti autostradali gravi sia riconducibile all'alcool. A suo avviso, le aree di servizio autostradali non sono paragonabili ai ristoranti situati lungo altri tipi di strade: dopo aver mangiato e bevuto, «i clienti delle aree di servizio continuano il loro viaggio ad alta velocità, percorrendo spesso distanze lunghe e faticose". Secondo l'upi, "ciò è meno frequente sulle altre strade della rete viaria».
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)