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Veneto, bilancio della Polstrada: meno alcol alla guida, velocità e distrazione i principali killer

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VENEZIA - Anche il navigatore è causa di incidenti, perché come la radio e il telefonino distrae l'attenzione del guidatore.

Lo rivela Michele La Fortezza, comandante della polizia stradale del Veneto, che nel 2010 ha rilevato 5896 scontri, funestati

da 179 morti (+41%) e 5633 feriti. Il record negativo con 1710 sinistri resta a Treviso benchè, sottolinea il responsabile

del corpo, «la Provincia abbia raggiunto l'obiettivo di dimezzarli, attraverso un monitoraggio continuo, interventi

strutturali e di sensibilizzazione». Al secondo posto Verona, 1385 eventi, mentre a Rovigo va la palma di realtà più

disciplinata al volante: 625 disastri. Trend agli antipodi trattati però con la stessa attenzione dalla Polstrada, che a

parità di organico (650 unità, più una trentina di civili) è riuscita a organizzare 800 pattuglie in più, per un totale di

27.811. Potere della tecnologia, che ha consentito di trasferire dall'ufficio all'auto un maggior numero di agenti. I

risultati sono le 5585 patenti e le 3644 carte di circolazione ritirate, i 193.670 punti decurtati e le 5414 infrazioni in

più accertate rispetto al 2009 (149.290 contro 143.876). Lavoro dal quale emergono due dati fondamentali. Il primo: in Veneto

si corre ancora troppo, gli eccessi di velocità sono lievitati da 39.714 a 49.476 (9862 in più), nonostante la presenza dei

Tutor, che ne hanno registrato il 14,46% in più. Superlavoro per il dispositivo installato sull'A4 Venezia- Milano, che ha

rilevato una media di 3,20 violazioni all'ora, contro le 0,67 segnalate dal «gemello» posizionato sull'A13 Bologna-Padova e a

fronte di una media regionale di 1,15 all'ora. Poichè quelli attivi sono pochi, dalla fine del mese altri due Tutor

vigileranno sui tratti Quarto d'Altino- Portogruaro (A4) e Portogruaro- Conegliano (A28).
Il secondo dato, è positivo: sono diminuite le guide in stato di ebbrezza, dalle 2584 del 2009 alle 2395 del 2010, con 2395

veneti sanzionati dopo l'alcoltest (sono soprattutto giovani sotto i trent'anni) e 276 veicoli confiscati ai soggetti con

tasso superiore a 1,5 grammi per litro di sangue. «Merito del potenziamento dei controlli ma anche delle più severe

disposizioni in materia introdotte lo scorso 13 agosto - spiega La Fortezza - prima fra tutte il limite di tasso alcolico

ridotto a zero per neopatentati, under 21 e conducenti professionisti. Ci ha inoltre aiutati il divieto di vendita di

alcolici e superalcolici dopo le due di notte». Scese di poco - fatta eccezione per Padova, segnata da un preoccupante +54% -

le guide sotto l'effetto di droga (da 175 a 168, con 168 denunciati e 24 veicoli confiscati), mentre emerge una significativa

riduzione delle violazioni per l'utilizzo improprio del cellulare, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza. «Il

bilancio dell'attività è positivo - commenta La Fortezza - certo, con più uomini potremmo fare di più. Ma con il personale in

organico e senza alcun rinforzo da Roma siamo riusciti a far fronte anche all'emergenza alluvione e ai compiti di polizia

giudiziaria. Per esempio abbiamo sgominato una banda di predatori autostradali impegnata in un traffico di pullman da inviare

all'Est. Due sono stati recuperati. Altrettanto importante le verifiche sull'efficienza dei veicoli, variante che

contribuisce all'infortunistica, e quelle sul trasporto professionale di merci, necessarie a garantire eque condizioni di

concorrenza». In quest'ultimo settore la Polstrada ha condotto 385 accertamenti (l'89% in più rispetto al 2009) su 6261 mezzi

pesanti, accertando 7454 infrazioni (+59%), ritirando 66 patenti e 175 carte di circolazione. Massima attenzione anche alle

stragi del sabato sera, con 9.038 persone controllate e 412 veicoli confiscati, e al fenomeno dei sassi dal cavalcavia, per

fortuna in calo.