Veneto, in forte aumento il fenomeno del bere giovanile: considerazioni del prof. Gallimberti
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"In Veneto sono sempre di più i giovani che bevono troppo"
A sostenerlo è il professor Luigi Gallimberti, docente di psichiatria delle tossicodipendenze all'Università di Padova
Della situazione in Veneto circa il consumo di alcol, ne parla il professor Luigi Gallimberti, docente di Psichiatria delle
Tossicodipendenze presso l'Università di Padova e Direttore di Tossicologia Clinica delle farmaco-dipendenze dell'Azienda
Ospedaliera di Padova.
"Secondo i dati dell'Osservatorio del Nord Est pubblicati a marzo 2010 - fa notare il professor Gallimberti - si evidenzia
un'elevata percentuale di bevitori frequenti nella fascia di età più giovane (56,7%), ovvero quella che va dai 15 ai 24 anni.
Se osserviamo i dati rilevati ci rendiamo conto come siano i più giovani coloro che dichiarano in percentuale maggiore un
consumo importante di alcolici concentrato nel fine settimana". La nostra Regione sembra, dunque, rispecchiare ciò che è
emerso dall'ultimo Rapporto del Ministero della Sanità sul consumo di alcol in Italia, sebbene, come fa notare Gallimberti,
"gli uomini bevitori risultano al di sopra del valore medio nazionale. Per le donne, invece, gli indicatori che superano la
media sono inerenti al consumo di almeno una bevanda alcolica (66,5%), di vini non mediterranei (34,7%) e di consumatori
fuori pasto (22,5%)". Il fenomeno del "binge drinking" risulta piuttosto diffuso anche in Veneto: il 27,6 % dei giovani in
età compresa tra i 15 e i 24 anni dichiara di bere troppo, seguiti dal 21,1 % dei 25 - 34enni che afferma di abusare,
prevalentemente, di superalcolici e birra.
Come prevenire, allora, questa preoccupante tendenza? "Per quanto riguarda la prevenzione del fenomeno - dice Gallimberti -
abbiamo costituito l'associazione "Genitori attenti!", con la quale stiamo portando avanti alcuni progetti, in collaborazione
con il dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità pubblica e l'Istituto di Igiene dell'Università di Padova. Tra questi, il
programma di prevenzione nelle scuole medie e superiori padovane denominato "Giovani Centauri", che ha lo scopo principale di
tenere lontani dall'alcol i minori di 16 anni, in particolare quelli in procinto di avere il patentino per la guida del
motorino. La metodologia che utilizziamo è ispirata a criteri scientifici e i risultati del progetto sembrano essere
efficaci, in quanto i ragazzi, opportunamente coinvolti, non sono andati incontro a quell'incremento nei consumi che si è
invece osservato nei loro coetanei di controllo". Sempre riguardante il tema dell'alcol e i giovani, è in svolgimento
l'annuale campagna di sensibilizzazione e prevenzione "Alza la testa, non il gomito!", promossa dagli assessorati ai Servizi
Sociali e alle Politiche Giovanili del Comune di Padova. L'iniziativa, nata nel 2005, anche quest'anno ha realizzato una
serie di progetti finalizzate a contrastare i comportamenti a rischio per l'uso-abuso di alcol e droga.
Margherita De Nadai