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Veneto: parte la guerra contro l'alcol ai ragazzi

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A Cittadella ordinanza simile a quella di Milano: multe fino a 500 euro per gestori dei locali e famiglie
IL GAZZETTINO

Il giro di vite del sindaco Letizia Moratti trova proseliti. E se a Milano, dalla scorsa notte, il minore di 16 anni dovrà tenersi ben alla larga dall'alcol, anche a Cittadella per i giovani bere un bicchiere di vino diventa un "reato". Dal prossimo fine settimana entrerà in vigore l'ordinanza del sindaco Massimo Bitonci, che prevede pesanti sanzioni (dai 25 ai 500 euro) sia per i genitori o per altri soggetti addetti al controllo dei ragazzi sorpresi a consumare bevande alcoliche, sia per i gestori degli esercizi che violano le disposizioni dell'ordinanza, con una sanzione che prevede la riduzione dell'orario di attività fino ad un terzo e per un periodo da uno a tre mesi. «Si tratta di uno stimolo a seguire maggiormente i figli partendo dal principio che questo percorso non può essere delegato alle istituzioni - sottolinea Bitonci - Un modo per prevenire e promuovere la salute pubblica, soprattutto verso i soggetti più deboli quali sono gli adolescenti. Mi auguro che le famiglie comprendano che la salute, la sicurezza e la serenità dei propri figli passa anche attraverso provvedimenti che possono sembrare drastici e duri».
Pugno un po' meno pesante a Vicenza dove il sindaco Achille Variati mette in campo addirittura gli agenti in borghese. Non per multare i ragazzini, ma per segnalare ai genitori il minore beccato con il bicchiere in mano. Lo ha annunciato Achille Variati, che però dice "no" ad un'ordinanza come quella di Milano: «Premesso che già esiste l'articolo 689 del codice penale che vieta la somministrazione di sostanze alcoliche ai minori di 16 anni, prevedendo tra l'altro pene molto severe per l'esercente, dall'arresto al ritiro della licenza, non sono d'accordo a sanzionare i minori perché appunto di minori si tratta: sono gli adulti ad essere responsabili e, in particolare, i gestori che possono e debbono a loro volta verificare l'età dei ragazzi». Vicenza, dunque, non seguirà l'esempio del capoluogo lombardo ma il giro di vite è scattato anche all'ombra dei Berici.
Una voglia di rigore che ha contagiato anche il Friuli Venezia Giulia dove l'assessore regionale alla Sicurezza Federica Seganti dice «sì alle ordinanze per contrastare il consumo di alcolici da parte dei minori under 16 ma no a una legge nazionale». Un secco no arriva invece da Venezia, dove il sindaco Massimo Cacciari ritiene che l'ordinanza «non sia applicabile, e che non serva il divieto di vendita e consumo di alcolici ai minori di 16 anni». «Se qualcuno chiederà o crederà di poter risolvere i problemi della diffusione di droghe di ogni genere presso i giovani proibendo l'happy hour - ha detto - posso anche firmare un'ordinanza come per proibire "Erotica", ma sono grida, spot, immagine. Sarà una cosa impossibile da controllare. Finché queste cose piacciono ci sarà il politico che crede di prendere voti e di farsi pubblicità contrabbandando come iniziative concrete queste baggianate». Tra i "possibilisti" ci sono invece i colleghi di Padova Flavio Zanonato e di Pordenone Sergio Bolzonello.
Dal sindaco di Verona Flavio Tosi arriva invece il "tutor", con la firma di un protocollo d'intesa con gli Angels Pilots, l'agenzia che fornisce il servizio di noleggio autisti. In pratica il servizio (a pagamento ma con sconti ai giovani) consente ai ragazzi che non se la sentano di guidare, di tornare a casa passeggeri della propria auto, grazie agli autisti professionisti. «L'idea del protocollo - spiega Tosi - nasce dalle richieste arrivate dai ragazzi veronesi di disporre di mezzi di trasporto alternativi a quelli pubblici da utilizzare quando non sono in grado di guidare». Mentre l'on. Antonio De Poli chiede di istituire il servizio civile nelle strutture per tossicodipendenti e alcolisti per chi viene trovato alla guida ubriaco.