Veneto, Ulss 19: conclusi gli incontri di sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati
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Conclusi gli incontri di sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati
A Taglio di Po e a Porto Viro per informare chi opera nella scuola e nella società
Si sono conclusi gli incontri di informazione sui problemi alcolcorrelati programmati dall'Azienda Ulss 19 e i Comuni di Taglio di Po e di
Porto Viro nell'ambito dell'attività di sensibilizzazione prevista dal Piano di zona. Gli incontri, due per ogni comune, si sono articolati
in momenti informativi e di confronto destinati a gruppi di 20-25 persone rappresentativi di istituzioni, come ad esempio scuola e chiesa, e
delle diverse realtà associative presenti nel territorio. Gli argomenti trattati dal direttore del Dipartimento per le dipendenze Ulss 19
Andrea Finessi e dalla presidente dell'Acat Basso Polesine Marta Silimbani riguardavano la salute e come proteggerla, i comportamenti e le
situazioni che possono comprometterla soffermandosi, in modo particolare, sul consumo di alcol quale rischio per la salute personale,
familiare e della società. L'Italia, come produzione e consumo di alcolici è ai primi posti in Europa: l'attività di produzione, inoltre,
incide nella diffusione di una cultura del bere come comportamento accettato e non come rischioso. Stime riportano come il 40% degli
incidenti stradali siano direttamente collegati all'uso di alcol, responsabile in egual misura degli incidenti sul lavoro e anche dei 20
milioni di giornate di lavoro perse. Il 70-80% dei casi di risse, aggressioni e violenze sessuali avviene sotto l'effetto di alcolici ed è
ancora l'alcol responsabile anche del 10% dei ricoveri ospedalieri e del 5% delle pensioni di invalidità civile. Secondo fonti dell'Istituto
superiore della sanità il consumo di alcolici è il terzo fattore di rischio di disabilità e di morte nella popolazione e il principale tra i
giovani: gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i 15 e i 29 anni. L'Italia è il paese europeo dove si inizia a bere
a età più giovane: l'età media è di 12 anni a fronte della media europea di 14 anni. Sono queste alcune informazioni proposte negli incontri
per innescare una riflessione su come bere alcolici possa essere rischioso, sul cambiamento del modo di bere attuale, che non è più solo un
accompagnamento dei pasti, e sulla sua incidenza nella vita sociale che rende sempre più incompatibile associare il lavoro all'assunzione di
alcol. L'obiettivo di tale attività di sensibilizzazione è favorire l'acquisizione di nuovi strumenti di conoscenza per lo sviluppo di una
comunità più competente nella promozione e protezione della propria salute e sicurezza. Successivamente all'attività di sensibilizzazione
attuata, ogni partecipante agli incontri si farà promotore di analoga iniziativa nel suo ambiente di riferimento e con gli adattamenti
necessari: a tal fine, altri momenti di sensibilizzazione saranno programmati nel territorio del Bassopolesine.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)