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Veneto, Ulss 19: rinnovata anche quest'anno la convenzione con l'Acat

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Rinnovata anche quest'anno la convenzione con l'Acat Bassopolesine
Assieme al Dipartimento per le dipendenze nella lotta all'alcol
Anche per l'anno 2012 l'Azienda Ulss 19 ha rinnovato la convenzione con l'ACAT Basso Polesine, associazione che opera nel Bassopolesine dal 1988 per il trattamento dei problemi alcolcorrelati e complessi: uso di alcol e altre droghe, alcol e sofferenza psichica, alcol e gioco d' azzardo. Attualmente vi sono 12 club dislocati in quasi tutti i comuni: lo scorso anno hanno dato sostegno al cambiamento dello stile di vita a circa 140 famiglie, attivandosi anche per la promozione della salute nella popolazione attraverso numerosissime iniziative. L'associazione, presieduta dalla prof.ssa Marta Silimbani, opera in un'ottica di lavoro di rete, collaborando attivamente con tutte le istituzioni pubbliche e private interessate a ridurre l'entità dei problemi alcol correlati. Le iniziative che si andranno ad attivare per il 2012 sono un proseguimento di quelle già in essere nello scorso anno, come le Scuole alcologiche territoriali (SAT) rivolte sia alle famiglie già inserite nei club, sia alle famiglie del territorio per sensibilizzarle alle problematiche legate al consumo delle bevande alcoliche. Proseguiranno, inoltre, i progetti di promozione di stili di vita sani attivati in collaborazione con il mondo della scuola, come il progetto La Bottega delle meraviglie, laboratorio sullo sviluppo delle abilità di vita, e il progetto "Il caso, Lucky, non si può influenzare", imperniato sul gioco d'azzardo, rivolti entrambi agli insegnanti e agli studenti delle prime classi degli scuole medie superiori.
"Ridurre i costi umani e sanitari legati al consumo di bevande alcoliche e ad altri comportamenti a rischio- commenta il direttore del

Dipartimento per le dipendenze Andrea Finessi - è un obiettivo dell'Ulss 19 che si può raggiungere solo con il concorso di tutti, lavorando

congiuntamente per aumentare il livello di informazione e, soprattutto, la consapevolezza del rischio che può derivare anche da comportamenti ritenuti innocui come il bere o il giocare". L'Organizzazione mondiale della sanità stima che in Europa i costi derivanti dal consumo di alcol per la società, intesi come spesa sanitaria- sociale e perdita di produttività, sono tra il 2 e il 5% del prodotto interno lordo di ciascuna nazione. Diversi studi evidenziano, inoltre, come l'incidenza del gioco d'azzardo patologico sia sostanzialmente più elevata in persone con problemi di alcol dipendenza rispetto alla popolazione generale.
"La correlazione tra varie forme di dipendenza, tra le quali il consumo di alcol e il gioco d'azzardo- conclude il direttore generale Ulss 19

Giuseppe Dal Ben- ha indotto l'ACAT Basso Polesine e il Dipartimento per le dipendenze a sostenere la nascita dell'associazione di auto-

mutuo-aiuto AMA Polesine che ha già attivato due gruppi di famiglie con problemi di gioco d'azzardo e che si appresta ad avviare iniziative

d'informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo in un'ottica di promozione della salute nel territorio del Bassopolesine".