Venezia: in Autostrada con un tir in contromano
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La storia che stiamo per raccontarvi ha dell'incredibile. L'assunzione di bevande alcoliche si sa, fa perdere il controllo di se stessi e, nei casi più gravi distorce la percezione spazio-temporale. La cosa può anche essere piacevole se succede al sabato sera, tra amici, in totale tranquillità. Ma inutile ripeterlo, può diventare estremamente pericolosa per se stessi e per gli altri quando l'ubriacone di turno mette le mani al volante. La prima segnalazione arriva alla Polizia stradale la notte scorsa da parte di viaggiatori anonimi: "C'è un pazzo con un tir che procede in autostrada con la retro ingranata." La volante si muove, arriva sul posto nel tratto dell'A57 direzione Trieste, fra Mestre e Quarto d'Altino. I poliziotti fanno fatica a fermare il tir che convinto di avere ragione procede ancora per diverse centinai di metri. Alla richiesta dei documenti di identità il criminale dice di non averli e mostra solo il libretto di circolazione. La prova del palloncino poteva sembrare assolutamente superflua, visto che a testare l'abuso stratosferico di alcol bastavano le zaffate alcoliche che investivano gli agenti ogniqualvolta l'uomo apriva bocca. Ma la legge è legge. Tuttavia quando uno dei poliziotti si è fatto avanti per sottoporlo all'esame, lo straniero gli ha afferrato la mano e gliel'ha storta fino spezzargli due dita (25 i giorni di prognosi). Il "bestione" allora è stato placcato e reso inoffensivo. Allora il pazzo rumeno ha tentato l'ultima carta. Ha cercato di corrompere la pattuglia offrendo 1000 euro in contanti. Alle 4.20 è scattato l'arresto. Guida in stato di ebbrezza, retromarcia e contromano in autostrada, resistenza a pubblico ufficiale e tentativo di corruzione. Le sue prossime sbornie dovrà senz'altro smaltirle dietro le sbarre.