338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Venezia: preoccupa l'aumento del consumo di alcol tra i giovani

cufrad news alcologia alcol alcolismo Venezia: preoccupa l'aumento del consumo di alcol tra i giovani


«Alcol e giovani, consumi in crescita»
Negli ultimi cinque anni è aumentato del 20 per cento il numero di ragazzi seguiti dal Sert: «Sono la punta di un iceberg»


di Francesco Furlan

Lo spritz come collante sociale, usato come una droga per essere più sciolti e disinibiti, con la consapevolezza degli effetti - ricercati - ma non del limite da non oltrepassare. È l'alcol la principale sostanza d'abuso dei giovani nella fotografia scattata da medici e operatori dei servizi di prevenzione, educazione, e delle dipendenze.


Negli ultimi cinque anno sono aumentati del 20% i giovani fino ai 25 anni seguiti dai due Sert di Mestre e Venezia, oltre novanta, il 10% di questi sono minorenni, 15-16 anni. Tra di loro c'è chi ha l'abitudine di bere tutti i giorni, ma il problema più grave riguarda il fenomeno del binge-drinking, bere tanto e in poco tempo, mica tutti i giorni, solo il fine settimana, quando ci si trova con gli amici al bar. Bere fino a entrare in coma etilico, e il giorno dopo genitori smarriti e inconsapevoli a parlare con i medici del servizio per le dipendenze: «A casa non beve mai, non ce n'eravamo accorti». Nel 2010 il 45% degli studenti delle scuole superiori - dati dell'Istituto superiore di sanità - ha dichiarato di ubriacarsi almeno una volta al mese.


«Sono dati e percentuali sconvolgenti» spiega Massimo Fusello, che guida i Servizi sociali dell'Usl 12 «anche perché i dati riferiti ai ragazzi che seguiamo direttamente sono solo la punta di un iceberg di una situazione molto più diffusa e che ci deve preoccupare». Soprattutto perché manca la consapevolezza, dei ragazzi e spesso anche dei genitori. «Perché qui non stiamo parlando di una sbornia isolata, che quasi tutti abbiamo preso una volta da giovani» aggiunge Fusello «ma di un bere compulsivo, sei-sette-otto bicchieri, senza nessun limite». Un uso che si fa in compagnia, una stampella per migliorare le relazioni che, riflettono i medici del Serd, fa pensare: «Se questi ragazzi hanno bisogno di qualcosa che, ogni fine settimana, dia loro la carica, c'è qualcosa che non va».


Una considerazione che chiama in causa famiglie e scuole. Il primo contatto con l'alcol al di fuori del contesto familiare, dell'assaggio di spumante versato ai più piccoli per festeggiare, avviene a 12 anni, età che continua ad abbassarsi. «Ci sarebbe bisogno di una task-force, come avvenne anni fa per contrastare il fenomeno della droga» prosegue Fusello «con il coinvolgimento di tutte le istituzioni». Nei giorni scorsi era stato anche il vicesindaco Sandro Simionato a chiedere una maggiore incisività dell'Usl 12, pur nella consapevolezza della mancanza dei fondi.


«I soldi per organizzare una campagna come quella di vent'anni fa sarebbe difficile da realizzare proprio per la carenza di fondi» dice Paola Sartori, responsabile per il Comune del Servizio per le politiche per l'infanzia e l'adolescenza. «C'è un uso disinvolto, ricreativo, simile all'uso della cocaina» racconta dal suo osservatorio «stordirsi con pochi soldi è più facile, con 2 euro o meno prendo uno spritz».


Come intervenire? «L'educazione deve partire dalla scuola, bisogna incontrare i giovani in luoghi informali, andare a vietare o impedire a un diciassettenne di bere non ha senso, perché non ascolterà quasi mai, bisogna intervenire prima». Se ne discute dopo l'aggressione del 2 settembre in via Verdi a Gabriele Sinopoli, riempito di botte da un gruppo di amici ubriachi. Gianfranco Bettin ha lanciato una proposta: destinare a progetti educativi giovanili i soldi pagati da Aperol per lo sfruttamento pubblicitario dell'immagine di Venezia. Ipotesi di cui si è parlato venerdì in giunta e sulla quale, pur in assenza di una delibera, pare esserci l'accordo della giunta. Ai progetti potrebbero essere destinati tra i 50 e i 100 mila euro.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)