Venezia: troppi alcolici tra i giovanissimi
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Troppi alcolici tra i giovanissimi
Troppi alcolici tra i giovani, arriva la stretta del Comune. Il vicesindaco Oliviero Leo chiede un maggiore controllo della polizia locale nei bar e pubblici esercizi della città, ma anche nei supermercati dove più spesso vengono venduti alcolici senza particolari controlli. I ragazzini iniziano in molti casi a bere alcolici già alle medie.
Birrette e spritz a 13 anni non sono una rarità, come del resto le prime canne e gli approcci alle sostanze stupefacenti. Già domani è previsto un incontro con la polizia locale per stimolare controlli a tappeto in tutta la città. Non è solo il consumo di droga a preoccupare l'amministrazione comunale. In una regione in cui vino e alcolici sono diffusi tra le abitudini alimentari il Comune di San Donà vuole intervenire con una forte azione repressiva e preventiva per cercare di arginare il fenomeno.
Il rischio è di creare una forte dipendenza già in età così giovane. Le leggi in materia sono severe: la somministrazione sotto i 16 anni nei pubblici esercizi è addirittura un reato penale. La vendita, e somministrazione, sotto i 18 prevede una sanzione di 500 euro per gli esercizi coinvolti.
Leo ricorda che già in tre casi ci sono state sanzioni a San Donà e d'ora in poi, con l'inasprimento dei controlli, potrebbero arrivarne molte altre. «Abbiamo notato che la diffusione di alcolici tra i giovani è sempre maggiore a San Donà» spiega Leo «tanti ragazzini bevono spritz e aperitivi a base di alcol come fossero succhi di frutta. Purtroppo avviene anche con la droga, ma questo è un altro problema. Domani ho un incontro con la polizia locale per studiare una strategia di intervento capillare. Intanto ci vuole una sensibilizzazione dei pubblici esercizi e rivendite, poi, se sarà il caso, procederemo costantemente con i controlli dei locali della città».
«Spesso gli alcolici», aggiunge il vicesindaco, «vengono perpecipiti come sostanze meno pericolose delle droghe, ma questo non è assolutamente vero in quanto non è un mistero il fatto che l'alcol ogni anno mieta migliaia di vittime. Noi come istituzioni abbiamo il dovere di impedire che questo avvenga educando i ragazzi con gli strumenti che abbiamo».
Giovanni Cagnassi
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)