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Verona, bilancio delle attività del Dipartimento Dipendenze: le nuove droghe? Internet e le diete

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Le nuove droghe? Internet e le diete
Verona. Dipendenza. Da sempre più sostanze. Cresce l'uso di cocaina, quello di eroina, anche tra i cocainomani, quello della cannabis spesso

associata ad altre sostanze, aumenta chi fuma, chi abusa dell'alcol, gioca d'azzardo, dipende da videogiochi, computer, internet e di chi

soggiace a una distorta visione del cibo e del corpo.
È il preoccupante scenario dipinto dal direttore del Dipartimento delle dipendenza dell'Ulss 22 di Bussolengo, Raffaele Ceravolo, che ha

stilato il bilancio dell'attività dipartimentale 2010: 1725 gli utenti dei Sert (Servizio tossicodipendenze) di Bussolengo e Villafranca

contro i 1694 del 2009.
«È sempre più evidente come, rispetto al passato, in tutte le fasce di reddito e d'età, tra gli uomini e sempre più tra le donne, siano

aumentate le dipendenze non solo da alcol e droga, ma anche quelle di tipo comportamentale», sottolinea Ceravolo. «Sempre più spesso ci

occupiamo di disturbi compulsivi che necessitano di assistenza multidisciplinare, di un'équipe di medici, infermieri, psicologi, assistenti

sociali, educatori, amministrativi. Sul piano organizzativo», evidenzia, «urge integrare le risorse disponibili sul territorio. Facciamo un

lavoro che, se non assistito da scuola, famiglia e servizi sociali, rischia sempre più di non dare i risultati che possiamo invece ottenere

con la prevenzione e un'azione comune. È infatti evidente la discrepanza tra l'impegno richiesto, l'aumento e la complessità dell'utenza e le

risorse logistiche disponibili».
Quindi snocciola i dati del 2010. Sono stati 442 i tossicodipendenti seguiti al Sert Bussolengo (sono 198.003 gli abitanti dei comuni

afferenti), di cui 134 nuovi (103 maschi e 31 femmine); 308 erano già in carico o sono rientrati (268 maschi e 40 femmine), 63 dei quali

inseriti in strutture terapeutiche; più 25 soggetti si sono poi appoggiati ad altri Sert. Sono stati inoltre seguiti 180 alcolisti di cui 91

nuovi (83 maschi e 8 femmine) e 89 già in carico o rientrati (68 maschi e 21 femmine).
«Offriamo anche altri servizi ed il totale di utenti è stato 953», conclude Ceravolo. La cifra annovera anche 34 utenti del Sat, il Servizio

ambulatoriale tabagismo, 80 automobilisti controllati e visitati per il progetto «Notte... in forma». E sono stati seguiti 150 familiari di

tossicodipendenti e alcolisti. Poi Ceravolo passa al Sert di Villafranca (89.532 gli abitanti dei comuni afferenti). Sono stati seguiti 329

tossicodipendenti, di cui 89 nuovi, (80 maschi e 9 femmine), 240 già in carico o rientrati (198 maschi e 42 femmine) di cui 44 inseriti in

strutture terapeutiche. Sono stati assistiti 3 soggetti di Sert esterni, 126 persone dipendenti da alcol, di cui 66 nuove (60 i maschi e 6

femmine), 60 già in carico o rientrate (47 maschi e 13 femmine). Diciotto gli utenti del Sat, 42 gli automobilisti controllati, 120 i

familiari di tossicodipendenti ed alcolisti seguiti. In totale si tratta di 772 utenti.
Ceravolo ricorda inoltre che il Sert offre la possibilità di prelievi Hiv e Mst (malattie sessualmente trasmissibili) anonimi e gratuiti, a

Villafranca (045 6305926) e Bussolengo (045 6712529).
I numeri svelano solo i dati emerse. «Non tengono conto del dilagare del sommerso», evidenzia Ceravolo che vede, tra le ragioni del disagio,

la difficoltà economica di una società in cui la carenza di lavoro porta a un sentimento di precarietà e quindi alle ricadute. «Ma è anche

una società in cui le persone, non accettandosi a livello mentale, psicologico e fisico, s'illudono di sopperire alle carenze abusando di

sostanze, farmaci, chirurgia estetica, diete che portano a disturbi dell'alimentazione», aggiunge. «Non s'accettano più ansia e dolore così

si abusa di vecchie e nuove sostanze: cocaina, che imperversa con stimolanti e prodotti sintetici per essere super attivi e poi eroina per

calmarsi».
La forbice s'allarga: «Aumentano i giovani e sono tanti quelli che restano dipendenti anche dal Sert: chiedono tutto, persino assistenza per

problemi burocratici». Intanto, non solo tra giovanissimi, si trangugia alcol «cercando lo sballo», si fumano cannabinoidi «che portano al

degrado intellettuale e distorcono la visione della realtà». E aumentano soprattutto le fumatrici.
Una situazione preoccupante che fa sperare nei progetti tesi alla prevenzione: «Interveniamo facendo informazione per insegnanti e genitori», conclude Ceravolo. «In tutte le scuole superiori sono operativi i Cic (Centro informazione consulenza, ndr) e stiamo preparando un opuscolo per diffondere l'"educazione al benessere"».
Barbara Bertasi

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)