Verona: incidenti alcolcorrelati, in calo le vittime sulle strade
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Nel 2009 gli incidenti stradali sono diminuiti rispetto all'anno precedente. Nessun pedone ha perso la vita, morti due dei 255 ciclisti investiti. L'ultimo mortale risale allo scorso settembre. Ma sono sempre di più quelli che fuggono dopo aver causato un sinistro
l'Arena.it 13 gennaio 2010
Il comandante Altamura (a destra) illustra i dati assieme al sindaco Tosi
Diminuiscono gli incidenti stradali in città, passati dai 2.310 del 2008 ai 2.283 del 2009, con 5.123 persone coinvolte tra conducenti, passeggeri e pedoni. Ed è diminuito anche il numero dei decessi: 13, due in meno rispetto all'anno prima. L'ultimo incidente mortale risale a metà settembre. Questo trend positivo, tuttavia, è in parte offuscato dall'aumento di un fenomeno preoccupante. Sono sempre di più, affermano al Comando dei vigili, coloro che fuggono, omettendo spesso di soccorrere i feriti, dopo aver causato un sinistro.
La categoria più colpita è stata quella dei motociclisti. Le vittime, su 891 persone coinvolte, sono state otto: una cifra in aumento rispetto ai due anni precedenti. A differenza degli ultimi due anni, invece, nessun pedone, tra i 178 travolti da vetture, ha perso la vita, mentre si contano due decessi, contro i cinque del 2008, fra i 255 ciclisti investiti.
Il maggior numero dei sinistri si registra dalle 12 alle 18 e l'incrocio più pericoloso, teatro di dieci incidenti nel 2009, è quello fra via Negrelli e via Sansovino, mentre la strada più a rischio è la bretella che congiunge Verona Nord con la città, dove si sono registrati in un anno 70 incidenti, scavalcando così corso Milano, che nel 2008 si era conquistato il triste primato con 69 incidenti. I dati, che si riferiscono al territorio comunale di Verona, sono stati presentati ieri a Palazzo Barbieri dal sindaco Flavio Tosi e dal comandante della polizia municipale Luigi Altamura, affiancato dal responsabile del nucleo infortunistica Renzo Compri.
«La diminuzione di incidenti e numero di decessi», commenta Tosi, «è un dato molto confortante e il merito è anche degli interventi fatti per rendere più sicure le strade, come lo spartitraffico di viale Piave. Inoltre, con le sue campagne per la sicurezza e i controlli sull'abuso di alcol e stupefacenti da parte degli automobilisti, la nostra città è diventata un esempio a livello nazionale. La consapevolezza che quando si beve non ci si deve mettere al volante aumenta sempre più». Nel 2009, le persone trovate con livelli di alcol nel sangue superiori ai limiti di legge sono state 346 (365 nel 2008) e fra gli automobilisti controllati sono stati 47, contro i 28 dell'anno prima, quelli che avevano assunto sostanze stupefacenti. «Ciò non significa che siano in aumento» precisa Tosi, «poiché la strumentazione necessaria l'abbiamo avuta a disposizione solo da agosto». Nel corso dell'anno sono state sequestrate un centinaio di automobili da guidatori che avevano abusato di alcol. «Solo ieri», fa sapere il comandante Altamura, «in via Legnago abbiamo fermato un automobilista con un tasso di 2,72 (il limite è 0,5) alle ore 19». E sottolinea la diminuzione degli incidenti nelle ore notturne: «Da mezzanotte alle 6 sono stati solo 183, mai non c'è stato un dato così basso in questo orario».
In municipio sono stati presentati anche i dati del decennio. Dal 2000 al 2009 gli incidenti sono stati 23.298 e i decessi 163. In questo periodo, 2.336 persone coinvolte in incidenti erano alterate dall'alcol e 152 dalle droghe. «In 10 anni», commenta Altamura, «è scomparso un intero condominio, per questo bisogna tenere alta l'attenzione e continuare a fare opera di prevenzione come le attività nelle scuole che quest'anno hanno coinvolto circa 10mila studenti».