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Verona, iniziativa "PiùGustoMenoAlcol": senza alcol il gusto della vita ci guadagna

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Senza alcol il gusto della vita ci guadagna


Le buone idee nascono sempre da un'esperienza. A volte nemmeno tanto positiva. A quanti è capitato, durante le afose sere estive, di vedere giovanissimi adolescenti bere con fare esperto spritz e birre, o ancora condividere bottiglie di vino rosso con gli amici, per poi perdere il controllo e arrivare perfino a sentirsi male? Proprio davanti a una ragazzina talmente ubriaca da non essere in grado di andarsene con le proprie gambe dalla sagra del paese, un gruppo di genitori ha sentito il bisogno di interrogarsi su quanto visto e di dar vita a una proposta concreta con cui far fronte a un disagio. Disagio che è fin troppo reale se, come dice l'Istituto superiore di sanità, circa uno su cinque dei casi di intossicazione acuta alcolica che giungono ai Pronto Soccorso italiani riguardano ragazzi al di sotto dei 14 anni.


Così è nato il progetto "PiùGustoMenoAlcol", ideato dai membri di Civica Attiva, neonata lista civica apartitica dell'ottava Circoscrizione del Comune di Verona, formata da un gruppo di cittadini da tempo impegnati nel sociale e nel volontariato e decisi a dare il proprio contributo anche a livello politico, in collaborazione con ApertaMente Onlus e gli Istituti Comprensivi 16 e 17.
Il progetto prenderà vita con una serie di incontri. Ad aprire i lavori, martedì 19 febbraio, sarà Amedeo Bezzetto, psicologo e psicoterapeuta, responsabile della riabilitazione per l'Area adolescenti e adulti dell'Ospedale Villa Santa Giuliana. Dalle ore 20.45, presso la sede dell'Istituto comprensivo 16 (scuola elementare "Pascoli", Piazza Penne Mozze 2, a Poiano di Valpantena), instaurerà con i genitori, gli educatori e quanti vorranno partecipare, un dialogo sul tema "Adolescenti shakerati", incontro che verrà riproposto lunedì 11 marzo, alle 20.45, presso la scuola media "Simeoni" (via dei Gelsi 20, a Montorio), presso l'Istituto Comprensivo 17.


«La cultura del bere fa parte della nostra tradizione, va coltivata e apprezzata per le sue origini e i suoi legami con il territorio» spiega Marco Morando di Civica Attiva, testimone diretto della terribile sbornia di quella ragazzina e primo propositore del progetto, «ma scegliere di sorseggiare, da adulti, un buon bicchiere di vino è ben diverso dal nascondere una bottiglia di superalcolico nel proprio zainetto, a tredici anni, per scolarsela poi da soli o in compagnia».
«Molti di noi - prosegue Paolo Conti, anch'egli ideatore del progetto - vivono il problema direttamente come genitori ed educatori e, proprio perché non vogliamo tenere le mani in tasca, ci siamo interrogati su cosa fare per poter affrontare il problema. Dopo alcune ricerche abbiamo individuato un progetto del Sert di Vicenza che faceva al caso nostro: "- alcool+gusto". Indirizzato a chi organizza feste e sagre, si propone di diminuire l'assunzione di sostanze alcoliche da parte dei giovani e di renderli protagonisti in alternative gratificanti, come l'invenzione e la preparazione di cocktail analcolici. Un incontro con gli ideatori del progetto, molto disponibili a raccontarci le difficoltà e i successi incontrati in questa loro esperienza pluriennale, ci ha spinti a riproporre sul nostro territorio un'iniziativa analoga, rivolta, come primo step, ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado».


In collaborazione con l'associazione Apertamente Onlus, che gode di grande esperienza nell'ambito di progetti educativi per bambini e ragazzi, i membri di Civica Attiva hanno così dato vita al progetto "PiùGustoMenoAlcol", scegliendo di mettere l'accento, in primis, proprio sul "gusto", un concetto che si abbina al divertimento, allo stare insieme, e che non viene assolutamente perso, anzi, aumenta quando non c'è di mezzo l'alcol. Per dimostrarlo, oltre a trasmettere la conoscenza dei pericoli nascosti dietro l'uso di alcolici e superalcolici, il progetto prevede, per le classi terze delle scuole medie "Caperle" di Marzana e "Simeoni" di Montorio, dei momenti di creazione di cocktail analcolici, con la supervisione di barman professionisti. «Abbiamo voluto fornire proposte concrete su come creare bevande alternative buone e divertenti da offrire agli amici durante le feste, i compleanni e, perché no?, da chiedere al banco delle bevande della sagra di paese durante le afose serate estive, perché non si ripropongano più certe scene» spiega Alberto Stimamiglio, uno degli organizzatori. Alla consueta festa di fine anno scolastico, i ragazzi offriranno ai compagni e ai genitori i cocktail analcolici da loro preparati secondo le indicazioni dei professionisti che li hanno formati, dando prova concreta di come il divertimento aumenti proporzionalmente al calare dell'alcol.


«I nostri ragazzi - queste le parole della dirigente dell'Istituto comprensivo 16, Nicoletta Morbioli - stanno crescendo e in una fase particolare quanto quella dell'adolescenza, il compito del genitore e dell'educatore si fa più che mai importante. Occorre porsi in attento ascolto, per capire i loro bisogni e discuterne insieme: sono queste le premesse fondamentali per far crescere persone aperte, consapevoli e capaci di trovare la loro strada. La nostra società, con le sue contraddizioni, i suoi "irraggiungibili" modelli culturali, crea disagio e fragilità nei nostri ragazzi, che faticano ad accettare se stessi e il mondo in cui vivono, ed è quindi fondamentale intervenire con azioni di sensibilizzazione sui comportamenti a rischio, attraverso percorsi di prevenzione ed educazione, come "PiùGustoMenoAlcol" e altri che stiamo attivando all'interno del percorso "Liberi da... liberi per..." in collaborazione con l'Ulss 20, l'ottava Circoscrizione e ApertaMente Onlus»


Francesca Mauli - Verona Fedele


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)