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Verona: stangata di Natale per chi guida ubriaco

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CONTROLLI ANTIALCOL. Lanciata dall'assessorato ai servizi sociali, in collaborazione con la polizia municipale, la campagna per fermare la lunga scia di sangue
L'alcol è il principale killer anche sulle strade veronesi.
Uno su tre dei giovani automobilisti trovati positivi ai controlli è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti
«Chi guida ubriaco o drogato è un assassino». Va dritta al sodo la campagna di sensibilizzazione contro l'uso di alcol e di sostanze stupefacenti alla guida che l'assessorato comunale ai Servizi sociali, d'intesa con il comando della polizia municipale, ha deciso di lanciare proprio in questi giorni. Giorni difficili, in cui la tentazione di esagerare è sempre in agguato.
«È nostro dovere», precisa l'assessore Stefano Bertacco, «fare qualcosa di concreto per fermare questa lunga scia di sangue, per evitare che genitori piangano i figli rimasti uccisi in incidenti stradali durante il weekend o finiti in carrozzella per le gravissime lesioni riportate».
LE STATISTICHE.
I numeri confermano, semmai ce ne fosse bisogno, che l'alcol è il principale killer anche sulle strade veronesi. Durante i controlli svolti l'anno scorso dalla polizia municipale in collaborazione con il personale dell'Ulss 20, nell'ambito del programma di prevenzione "Drug on street", su 798 conducenti esaminati, 374 (pari al 46,9%) erano risultati positivi a alcol e/o droghe. Tra gli automobilisti trovati positivi, il 56,7% lo era a causa dell'abuso di alcol, il 26% per abuso di sostanze stupefacenti e ben il 17,4% per aver abusato sia di alcol sia di droghe. I giovani, superfluo sottolinearlo, in questa non invidiabile classifica, brillano per la loro propensione all'abuso: i maggiori consumi di alcol sono stati difatti registrati tra i conducenti di 26-30 anni (25,5%), mentre il consumo di droghe è più elevato tra i giovani tra i 21 e i 25 anni (31%). Ragazzi e ragazze fra i 21 e i 25 anni sono inoltre più facili (27,7%) all'abuso contemporaneo di entrambi gli eccitanti. Riscontro finale di questi numeri: l'alcol è la causa del 30-50% degli incidenti stradali che si verificano in Italia e la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
LA CAMPAGNA. «Abbiamo scelto deliberatamente le festività natalizie», spiega il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura, «per lanciare il messaggio forte e chiaro, se vogliamo aggressivo, della pericolosità di mettersi al volante in condizioni di non sobrietà. Inutile cercare le mezze parole: chi guida ubriaco è un assassino e lo slogan è stato scritto, per la prima volta, in più lingue proprio per raggiungere la platea più vasta possibile».
A partire da oggi, i manifesti verranno affissi nei luoghi di aggregazione (servizi comunali, Ulss, i due ospedali, le farmacie, le autoscuole, le associazioni, le scuole secondarie di secondo grado e le sedi universitarie), mentre dai primi dell'anno il messaggio verrà rinforzato con pubblicità dinamica sugli autobus di sei linee Atv che servono il centro storico, passando per i principali snodi di traffico (stazione, corso Porta Nuova, piazza Bra, corso Cavour e ospedali).
CONTROLLI. Alla fase persuasiva, ovviamente, sarà accompagnata quella dei controlli. «Anche la notte di Natale i vigili urbani saranno per le strade», avverte il comandante Altamura, «per sottoporre gli automobilisti a controlli con l'etilometro». La notte di San Silvestro - a rischio altissimo di sballo - i controlli saranno intensificati in prossimità dei locali pubblici. «L'invito che rivolgiamo ai giovani veronesi», conclude Altamura, «è di imparare a individuare il guidatore designato quando escono in compagnia. Almeno uno di loro deve rimanere sobrio».