Verona, Ulss 20: due nuove droghe sintetiche catalogate dal Servizio dipendenze
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Ulss 20: due nuove droghe sintetiche catalogate dal Servizio dipendenze
Sono il catinone sintetico butilone e il cannabinoide sintetico «AM-694», e i loro rispettivi derivati, le due nuove sostanze tabellate dal
ministero della Salute con decreto del 29 dicembre 2011 che si aggiungono alla lista delle sostanze poste sotto controllo dal Testo unico
delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope.
E' questo un grande risultato ottenuto dal Sistema nazionale di Allerta precoce, del Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del
Consiglio dei ministri, il cui centro di coordinamento operativo è presso il Dipartimento dipendenze dell'Ulss 20 di Verona, in
collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e il Centro Antiveleni di Pavia.
La presenza di queste due molecole sul territorio italiano, erroneamente definite «smart drugs» (droghe furbe), era stata individuata dal
Sistema di allerta attraverso le segnalazioni delle forze dell'ordine, dei laboratori e delle unità di emergenza-urgenza che collaborano con
il Sistema e che negli ultimi mesi avevano evidenziato una certa disponibilità delle sostanze sul territorio nonché i loro gravi effetti
tossici sull'uomo. In particolare, le sostanze erano state identificate in numerosi campioni di polveri e miscele di erbe venduti come
profumatori ambientali, incensi, sali da bagno o fertilizzanti rinvenuti presso esercizi commerciali denominati «smart shop» o anche
acquistati via Internet.
Cannabinoidi e catinoni sintetici sono stati anche responsabili, negli ultimi due anni, di una trentina di casi di intossicazione che hanno
richiesto il ricovero in ospedale, di cui 6 in Veneto, tutti monitorati dal Dipartimento delle dipendenze. Grazie alle allerte lanciate dal
Sistema sono state avviate numerose attività investigative da parte delle Forze dell'ordine su tutta Italia tra cui l'ultimissima denominata
«Oro e incenso», portata avanti e conclusa con successo nei giorni scorsi dai Carabinieri dei Nas e l'Agenzia delle Dogane. L'operazione ha
condotto a 19 arresti, al sequestro di 12 strutture commerciali, inclusi 2 distributori automatici di vendita di sostanze, e l'oscuramento di
un sito web. Nell'ultimo anno il Sistema ha attivato 18 allerte a livello nazionale, e in circa 2 anni ha registrato ben 146 nuove molecole
psicoattive circolanti sul territorio europeo e italiano.
«Va sottolineato - ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - che le cosiddette droghe furbe, tanto furbe non sono. In realtà si
tratta di scarti della ricerca farmacologia e cioè prodotti chimici sintetici considerati dai ricercatori "spazzatura" in quanto molto
pericolosi per l'uomo e non utilizzabili per fini medici e che molti di questi prodotti sono addirittura brevettati. Siamo convinti che
attraverso la preziosa sinergia tra le Istituzioni (Governo, Dpa e Forze dell'ordine) proseguiremo a tenere alta l'attenzione sul fenomeno
delle smart drugs contando sulla ormai dimostrata efficacia del Sistema nazionale di Allerta Precoce attivato da questo Dipartimento».
«Grazie all'attività dal Sistema in materia di sostanze sintetiche», ha reso noto il dottor Maurizio Gomma del Dipartimento delle dipendenze
di Verona, «alla collaborazione con il ministero della Salute, al contributo dei laboratori di analisi e delle unità operative del sistema di
emergenza-urgenza, sono stati raggiunti ottimi risultati sul piano preventivo, clinico, laboratoristico e normativo che hanno consentito al
nostro Paese di affrontare in maniera tempestiva la comparsa di nuove droghe pericolose per la salute, soprattutto tra i giovani consumatori,con conseguenze estremamente positive in termini di protezione e promozione della salute pubblica».
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)