Versilia: il "libero mercato" della droga
Versilia: il "libero mercato" della droga
Occhieggiano come sentinelle. Ronzano tra la pineta e la strada le ombre a Torre del Lago. Sbucano dalle siepi e riprendono a
trattare. Frigo termici poggiati per terra, lattine di birra in vista, la roba che picchia duro imboscata nel ghiaccio o in
una tana fra le dune. Veste ufficiale: venditori di alcol abusivi. Ruolo ufficioso: nuovi pusher della movida, speziali di un
suk fuori controllo, un bazar che usa un lessico stringato: «Bamba, fumo, pasticche». Tunisini, senegalesi, marocchini,
balcanici o italiani non importa. Parlano tutti la stessa lingua alla movida free che più free non si può, una grammatica
scarna che usa solo nomi e numeri: «Vuoi coca? 0,80 grammi a 60 euro, pura. Se invece vuoi volare prendi l´ecstasy, 25 euro,
ti spara in orbita». Alì stasera ha piazzato il suo banchetto a metà strada fra StupidA e Mamamia insieme ad altri due
«colleghi». Seduto in mezzo al flusso di gente su una seggiola al di qua dello spartitraffico
L´aiuola divide viale Europa in due corsie e fa da frontiera dello sballo. Cento metri di asfalto lungo la spiaggia della
Lecciona. Dall´altra parte, i ragazzi ballano. In strada, sui cubi, sotto le terrazze delle drag queen e dei ballerini con
ali da angelo. Ogni tanto qualcuno sfugge alla calca e si trascina sulla sponda maledetta. Non c´è neanche bisogno di
chiedere. Cinque minuti di passeggiata nella metà grigia della marina e puoi trovare ricette e prezzi diversi. Sebastien,
magrebino, offre «0,7 grammi a 100 euro se compri due pezzi». Dieg, senegalese di 22 anni, canottiera bianca su un corpo
dinoccolato e nervoso che non smette mai di sgusciarti da una parte all´altra, «0,8 a 60 euro, ma ti do anche una pasticca».
Ancora tre metri: «E se quando torni non c´è lui, cerca me, chiedi di Pasquale il napoletano», si fa avanti un ragazzone
robusto. Tu provi a nicchiare, dici che non hai soldi, che ora, insomma, non è che proprio avevi in mente di... «Non ti fidi?
Te la faccio assaggiare», si passa l´indice sui denti un altro.
Non portano nulla addosso i mercanti di questo bazar di trip e viaggi allucinati. Nel supermarket della roba non ci sono
regole: solo gli sguardi e i cenni e le mosse delle vedette appostate nelle piazzole. Un codice dello sballo. Semplice.
Efficace. La merce si tratta in strada o sulla spiaggia dietro le dune. Lì sbiadiscono gli strobo e i faretti delle disco, lì
si smorza il bum bum che pesta e rimbalza nell´aria. Elettrici, i pusher si tuffano nel buio, verso le tane scavate nella
sabbia. Poi tornano, venditori al dettaglio. Indisturbati. La prima pattuglia passa alle due e mezza. Un giro veloce, senza
tappe. «In effetti, sono molto meno frequenti i controlli quest´anno. Abbiamo messo cinque lampioni a nostre spese,
illuminano tutta l´area qui in fondo al viale, ma non possiamo fare di più», dice Christian Panicucci, titolare dello
StupidA.
Qui la Versilia non ha bagliori signorili, qui la notte mitraglia house e dance, hit commerciali e un sound che rimbalza fino
alle 4 del mattino. «E´ l´unico posto in Versilia dove non ci sono fighetti. Si balla in strada e ci si diverte gratis. Ci
sono gli spacciatori, è vero, ma non vuol dire che sia un covo di drogati», dice Miriam, 22 anni, bresciana. Capelli viola,
orecchie di peluche appena comprate da un senegalese sulla "sponda buona" del flusso. E´ qui da tre giorni: «Mare, campeggio
e nottate con le amiche di sempre. Una figata». Lei giura di non aver mai attraversato la corrente: «Qui il fiume scorre
liscio, si respira un´altra energia». Un´energia che ogni tanto esonda però, e scappa di mano. Come al ragazzo lombardo che
sabato sera ha sfondato a calci e pugni il parabrezza di un´ambulanza della Misericordia. «Ora basta, o le forze dell´ordine
garantiscono l´incolumità dei nostri volontari o sospendiamo i soccorsi». ha detto il presidente Paolo Gragnani, ricevendo la
solidarietà del presidente delle Misericordie toscane Alberto Corsinovi. Mezzi accerchiati, gente che sale in ambulanza
strafatta per rubare farmaci, alcol. Trip che buttano male e ogni tanto si trasformano in coma etilici e codici gialli.
«Quello è stato l´unico episodio eclatante dell´estate - chiarisce Alessio De Giorgi patron del Mamamia - Far intervenire la
mia sicurezza sarebbe un sopruso. Polizia e carabinieri conoscono il clima, ma tu quanti ne hai visti stasera?».