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Viareggio, niente alcol ai ragazzi, ordinanza in arrivo per Ferragosto

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VIAREGGIO. Alcol, vino e birra compresi, vietati ai minori di sedici anni nella città del Carnevale e delle feste sulla spiaggia che richiamano giovanissimi da tutta la Toscana. Al momento è solo un'ipotesi, ma il sindaco Luca Lunardini è al lavoro per verificare l'ipotesi di adottare un provvedimento analogo a quello del Comune di Milano. Magari proprio per Ferragosto.
 Lunardini, alla guida di una amministrazione di centrodestra, è padre di due ragazze: una universitaria ed una liceale. «Da genitore, prima che da sindaco - spiega - non posso sottovalutare il problema del consumo di alcol tra i più giovani».
 L'ordinanza, continua il primo cittadino, è allo studio «perché Viareggio non è Milano ed i ragazzi, per le feste in spiaggia (Croda, ndr) e per le feste rionali di Carnevale usano portarsi dietro il rifornimento di alcol». Bottiglioni di plastica contenti vino da solo o mescolato con superalcolici, ma anche bottiglie piene di vodka lemon la bibita ad alta gradazione più in voga soprattutto in estate.
 Portarsi a spasso il bottiglione di vino non è reato neppure se si hanno quattordici anni. Ed un qualsiasi intervento repressivo finisce per essere - hanno più volte ricordato le forze dell'ordine di stanza in città - una limitazione della libertà personale. Poiché ubriacarsi non è comportamento da codice penale, a meno che non si diventi molesti o aggressivi.
 Croda e feste rionali, però, mettono sotto gli occhi di tutti la realtà del ragazzini sdraiati in strada, chini a vomitare, sorretti dagli amici, incapaci di reggersi in piedi e ancor meno di mettersi alla guida.
 Per un intervento efficace, nella realtà di Viareggio, sarebbe necessario - non nega Lunardini - «vietare il trasporto dell'alcol dopo una certa ora». Cosa non semplice, anche perché basta appostarsi nei pressi dei supermercati cittadini per assistere al rifornimento soprattutto di birra in vista delle serate del Croda, dove per l'ultimo appuntamento sabato scorso si sono contati più di 15mila partecipanti. Ai quali diventa seriamente complicato chiedere i documenti nell'affollamento ai banconi dove vengono servite birra e bevute varie.
 «Ho chiesto all'ufficio legale di valutare tutti i pro e i contro di un'ordinanza - conclude il sindaco Lunardini - tenendo conto delle particolari caratteristiche del territorio». Per quanto riguarda le sanzioni, Lunardini parla di cifre «tra i 300 e i 500 euro, sia per chi compra sia per chi vende. La multa verrà notificata ai genitori per il semplice fatto che si tratta di minori».
 Tra le verifiche da fare anche quella relativa al possibile acquisto per conto terzi che un diciassettenne può fare al posto degli amici ancora under 16. Difficile verificare la responsabilità in mezzo al caos di un rione o di una festa sulla spiaggia. Insomma, il rischio che il Comune non vuole correre è quello di emettere un'ordinanza «che non sia "cucita" sulla realtà locale» diventando, così, inefficace fin da subito.