Vicenza: estate di prevenzione
Vicenza: estate di prevenzione
Il bar Cancelletto che è al centro dell'ordinanza comunale restrittiva. Il Comune indossa il guanto di piombo per porre un
freno ai bar fracassoni e ai bagordi in centro storico e nei quartieri. La linea dura ha preso forma con un'ordinanza che
impone la chiusura serale all'"Osteria al Canceeto", tempio dello spritz in stradella Tre Scalini, vicino alle Poste
centrali, nel cuore della città. «Potrebbe non essere l'unico provvedimento di questo tipo», anticipano il sindaco Achille
Variati e l'assessore alla Sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza. Come non bastasse la giunta ha inoltre triplicato le multe
anti-alcol, che passano da 50 a 150 euro per chi viene sorpreso a sbevazzare per strada o nei parchi, comunque lontano da
ristoranti, bar e plateatici. E che a palazzo Trissino nessuno abbia intenzione di scherzare, lo dimostrano alcuni numeri:
nel 2010 si registra un boom di multe per sforamenti dell'orario di apertura o per eccesso di decibel.
SPRITZ VIETATO. L'ordinanza firmata dal sindaco è destinata a far tremare molti esercenti del centro e della zona ovest, dove
si concentrano i locali che collezionano il maggior numero di esposti e proteste. Alla ditta "Casarotto Fabio & C. Snc", che
gestisce il "Canceeto" in stradella Tre scalini 5, viene imposta per 30 giorni a partire da domani «la cessazione di
somministrazione di bevande di qualsiasi gradazione alcolica a partire dalle 17 e la chiusura dell'attività dalle 18 alle 5».
Da mesi il locale è al centro di vibranti proteste di residenti e commercianti che denunciano «l'assembramento di centinaia
di clienti che, bevendo e mangiando, stazionano tra le 18 e le 21 sul marciapiede e sulla strada». Spesso si scatenano litigi
con i passanti, ma quel che è peggio è il disordine igienico: i bicchieri di plastica vengono gettati a terra, i portoni dei
vicini palazzi vengono trasformati in orinatoi, sui marciapiedi si notano tracce di vomito, «l'aria è maleodorante e
nauseabonda». Vigili in borghese hanno a più riprese appurato e documentato con foto e video la gravità della situazione. Di
qui l'ordinanza, previa comunicazione al prefetto.
PUGNO DI FERRO. Che a palazzo Trissino facciano sul serio lo raccontano anche i numeri: nel 2010 sono già 44 le violazioni
rilevate per l'emissione di rumori molesti oltre le 23.30, cinque le informative di reato per disturbo al riposo e alla
quiete pubblica e 25 le sanzioni a bar e attività artigianali per il mancato rispetto dell'orario di chiusura fissato alle
due di notte. «Un anno fa - ricorda Variati - incontrai tutti i titolari di esercizi pubblici che nel tempo erano stati
oggetto di segnalazioni, per chiedere la loro collaborazione nel trovare un equilibrio tra la necessità di far vivere il
centro e quella di garantire la quiete pubblica. Da allora la maggior parte dei titolari ha avuto un atteggiamento
collaborativo. Altri invece pensano evidentemente di ingannarci: con loro la tolleranza sarà pari a zero».
PIÙ ALCOL, PIÙ MULTE. Ulteriore giro di vite contro il consumo di alcol per la strada e nei parchi: le multe triplicano. La
decisione - precisa Dalla Pozza - è maturata sulla scorta dei «recenti deplorevoli episodi avvenuti in particolare a San
Lorenzo. In tre anni, da quando è in vigore il divieto, le multe sono state 388, di cui 124 in Campo Marzo, 86 in via Gorizia
e 46 in via Napoli. Ma a preoccupare è la continua ascesa, di anno in anno, del numero delle sanzioni: 130 nel 2008, 143 nel
2009 e 93 nei soli primi sei mesi del 2010.