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News di Alcologia

"Vietato non vietato": indagine del MOIGE sulle abitudini trasgressive degli adolescenti

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"Orrore: i giovani bevono, fumano e guardano i filmini porno!"
Quattro passi nel fantastico mondo del Moige: che ne pensa la moglie di Flanders?
Sono giovani, anzi giovanissimi, tra gli undici e i 18 anni, eppure le hanno gia' provate tutte: fumano, bevono alcolici, giocano d'azzardo,

accedono al mondo del porno grazie a Internet. E' l'allarmante quadro sugli adolescenti italiani che emerge dall'indagine su oltre 2.000

minori "Vietato Non Vietato", promossa dal Moige - movimento genitori e realizzata dal Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Genesi

e sullo sviluppo delle Motivazioni Prosociali e Antisociali dell'Universita' "Sapienza" di Roma.
LE AREE INDAGATE - Cinque le aree indagate nei mesi scorsi su un campione di 2075 studenti di eta' compresa tra gli 11 e i 18 anni: alcol,

fumo, videogiochi non adatti ai minori, giochi con vincita in denaro e pornografia. Bere e acquistare bevande alcoliche sono comportamenti

molto diffusi tra i minori: la percentuale di rispondenti che dichiara di non aver mai bevuto alcolici e' alta nelle medie ma tende

decisamente a decrescere fino ad arrivare al 7% per chi ha un'eta' compresa tra i 16 e 18 anni. 5 ragazzi su 10 (53%) tra gli 11 e i 13 anni

e 8 ragazzi su 10 (78%) tra i 14 e i 18 anni dichiarano di aver bevuto alcolici almeno una volta nella loro vita. L'eta' media della "prima

bevuta" e' 11 anni per i rispondenti delle medie, 13 e 14 anni rispettivamente per i ragazzi delle superiori che hanno meno di 16 anni e per

quelli che hanno tra i 16 e i 18 anni.
CHI ACQUISTA - Chi acquista bevande alcoliche lo fa soprattutto al bar (4% dei rispondenti tra 11 e 13 anni, 44% dei rispondenti tra 14 e 18

anni) o al supermercato (6% dei rispondenti tra 11 e 13 anni, 52% dei rispondenti tra 14 e 18 anni) mentre l'acquisto in locali e' molto

diffuso soprattutto tra i ragazzi maggiori di 16 anni (36%). Generalmente il personale addetto alla vendita non ha verificato l'eta' della

persona che acquistava (il 10% dei ragazzi delle scuole medie e il 70% dei ragazzi delle scuole superiori hanno dichiarato che il personale

non ha mai chiesto il documento d'identita'). Anche fumare e acquistare sigarette sono comportamenti frequenti: quasi 3 ragazzi su 10 nelle

scuole medie e 6 su 10 nelle scuole superiori hanno fumato almeno una volta.
CHI FUMA - Allarmanti i dati sui fumatori abituali: poco presenti nelle scuole medie (dove il 2% si definisce in questo modo e poco piu'

dell'1% dice di fumare almeno un pacchetto di sigarette al giorno), raggiungono percentuali ben piu' elevate nelle superiori: 3 ragazzi su 10

nella fascia di eta' 14-18 anni si definiscono fumatori abituali (29%) e 2 ragazzi su 10 (18%) dicono di fumare almeno un pacchetto di

sigarette al giorno.
Spesso nei punti vendita non vengono trovate indicazioni relative alla vendita di tabacchi ai minori e altrettanto spesso il personale di

vendita non verifica l'eta' di chi acquista (il 7% dei ragazzi delle scuole medie e il 47% dei ragazzi delle scuole superiori hanno

dichiarato che il personale non ha mai chiesto il documento d'identita').
CHI SI TOCCA - Anche la visione e l'acquisto di materiale pornografico rappresentano comportamenti moderatamente diffusi tra i minori: mentre

da un lato la percentuale di chi acquista spesso materiale pornografico e' decisamente bassa (2,7% nelle medie e 1,6% nelle superiori), la

visione frequente di tale materiale e' piu' alta (7,9% nelle medie e 14,7% nelle superiori). "Il persistere e dilagare di tali comportamenti

- ha dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente Moige - pone la necessita' di azioni concrete, che mirino innanzitutto a sensibilizzare la

societa' civile, i fornitori, le istituzioni. Auspichiamo vivamente per il bene dei nostri figli un adeguamento della normativa su alcol e

fumo con l'innalzamento del divieto all'acceso per i minori ai 18 anni, come pure auspichiamo una regolamentazione normativa del settore dei

videogiochi inadatti ai minori". (AGI)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)