Vigoressia: la "malattia" dei forzati della palestra
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Non sono piu' solo le adolescenti a soffrire di anoressia e bulimia, ma l'insorgenza dei disturbi alimentari si e' estesa
ormai anche alla fascia che va dagli 8 ai 12 anni e al popolo dei quarantenni. E se circa il 90% della popolazione che soffre
di questi disagi e' di sesso femminile, cresce il numero di maschi che vince la timidezza per denunciare casi di difficolta'
ad accettare il proprio corpo. A soffrire di disturbi legati all'alimentazione resta il 5% della popolazione italiana. Sono
alcuni dei temi di cui si parlerà a Milano, in una serata organizzata per i 10 anni dell'Aba, Associazione bulimia anoressia.
Tra gli obiettivi della serata, quello di analizzare l'evoluzione registrata negli ultimi anni da questo tipo di patologia:
"E' infatti impossibile parlare oggi di disturbi alimentari utilizzando gli stessi concetti di trent'anni fa - dice Maria
Barbuto, membro della direzione scientifica dell'associazione -. Il modo in cui anoressia e bulimia si presentano e'
cambiato, assieme al contesto sociale in cui viviamo". Un cambiamento che va interpretato: "Quando si parla di anoressia si
da' spesso la colpa alla moda. Ma non tutte le persone che desiderano essere magre come le modelle sono anoressiche".
I disturbi alimentari sono sempre piu' spesso correlati con altri tipi di dipendenza (alcol, abuso di farmaci) e con la
depressione. In piu', l'elenco non si limita piu' soltanto alle due malattie, ma comprende anche l'obesita' e la vigoressia,
un disturbo nella percezione del proprio corpo vissuto da chi frequenta le palestre e vorrebbe vedere il proprio corpo piu'
muscoloso, come la ragazza anoressica vorrebbe vederlo piu' magro. Per fare questo, rinuncia a mangiare alcuni cibi per
ingerire solo integratori. Proprio in quest'ultima categoria si inscrivono i casi di disturbo alimentare denunciati da
persone di sesso maschile.