Vigoressia: quando il movimento diventa ossessione
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Vigoressia: quando il movimento diventa ossessione
Che lo sport faccia bene è un dato di fatto, ma quando si esagera si può incorrere nella vigoressia, una vera e propria malattia che ricorda
molto da vicino l'anoressia, solo che qui l'ossessione è soprattutto per il movimento fisico.
Ci si muove continuamente, si fa palestra per tantissime ore al giorno perchè perseguitati dall'idea di avere un fisico perfetto.
Ci si specchia continuamente perchè si ritiene di avere un fisico troppo magro, comportamento tipico degli anoressici che al contrario dei
vigoressici però si vedono grassi.
Si sviluppa una vera e propria dipendenza dallo sport, trascurando le amicizie, i legami famigliari, una sorta di isolamento dalla realtà
circostante per inseguire un solo ed unico obiettivo, essere in forma, al top della forma.
Insieme alla dipendenza dallo sport si finisce per essere ossessionati dai cibi iperproteici, si sta fin troppo attenti a ciò che si mette
nel piatto e molti soggetti consumano dosi massice di anabolizzanti e proteine per aumentare i muscoli finendo per avere conseguenze gravi
sul piano della salute.
Riconoscere il soggetto affetto da vigoressia dunque, non è difficile. Egli ha infatti una resistenza fisica fuori dal normale e la
stanchezza viene interpretata come debolezza, lo sfinimento una sensazione positiva.
Si vuole sempre di più, non si è mai soddisfatti di se stessi e si perde il contatto con il proprio corpo.
Le conseguenze della malattia sono molteplici e negative, come l'amenorrea per le donne e l'alterazione dei ritmi sonno-veglia per gli
uomini, oltre a disturbi di comportamento.
Problemi gravi li ha chi non è allenato. Difatti sono frequenti le lesioni e le micro lesioni e l'invecchiamento precoce dovuto ad un aumento
dei radicali liberi.
La vigoressia può essere inserita a pieno titolo nei disturbi del comportamento. Vi propongo qui di seguito un video documentario molto
eloquente su questo tipo di disturbi inclusa la vigoressia.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)