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Vigoressia: quando l'ossessione per i muscoli diventa una malattia

Vigoressia: quando l'ossessione per i muscoli diventa una malattia

Vigoressia: quando l’ossessione per i muscoli diventa una malattia


Non sottovalutare i segni del disagio: l’ossessione per il corpo perfetto sta portando all’aumento dei disturbi tra i ragazzi, compresa l’anoressia


Se pensate che l’anoressia sia “femmina” vi sbagliate di grosso. Nonostante si tratti di un problema che colpisce soprattutto le ragazze, il sesso forte non ne è immune. E su dieci casi circa uno riguarderà un ragazzo. Nonostante sia rara, riguardando appena il 10% della popolazione affetta dal disturbo, l’anoressia maschile esiste e può essere anche più grave della corrispettiva versione femminile.

Nei ragazzi, inoltre, oltre la classica forma di anoressia accompagnata da dimagrimento di parla anche di anoressia inversa, o vigoressia, quando cioè il disturbo è accompagnato da un’eccessiva attenzione per il corpo. In generale colpisce gli adolescenti, ma l'età di esordio si è abbassata e non è raro ormai trovare forme di disturbi del comportamento alimentare anche tra bambini e pre-adolescenti.


«Se l’anoressia preferisce generalmente le ragazze è soprattutto per una questione biologica» spiega a Linkiesta Stefano Erzegovesi, psichiatra, nutrizionista e responsabile del centro Disturbi del Comportamento Alimentare Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. «Perché le ragazze sono geneticamente più forti nel sopportare il digiuno. Quando un ragazzo inizia una dieta è molto più facile che a un certo punto si stanchi e la interrompa tornando a mangiare come prima, mentre una ragazza riesce ad avere più costanza e ottenere un dimagrimento tale da farle sentire gli effetti euforizzanti del digiuno. 

Questo è uno dei motivi biologici per cui le donne sono più suscettibili al disturbo anoressico, perché sono geneticamente più resistenti e riescono a mangiare di meno più a lungo rispetto un uomo.  Ma è un fenomeno più femminile anche per tutta un serie di aspetti sociali, per cui l’immagine della magrezza è più spinta per le donne».

I tempi però stanno cambiando e sempre di più ci si imbatte in fotografie pubblicitarie di uomini dal fisico perfetto e invidiabile, con inevitabili conseguenze anche per gli uomini. Così i casi di anoressia maschile sono in aumento sia per via di questo fenomeno sia perché ora i medici sono più attenti ed è più facile diagnosticarla. «Se un tempo nel nostro reparto l’anoressia maschile era una rarità, adesso mediamente su 20 persone abbiamo sempre un ragazzo» continua Erzegovesi. «È un fenomeno più raro ma anche più grave rispetto la versione femminile. Prima di tutto perché diversamente da quella femminile è associata anche ad altri disturbi psichiatrici (ossessivo psicotico o di personalità), mentre nelle ragazze la versione più comune è quella del disturbo anoressico puro. In secondo luogo perché nel momento in cui c’è da seguire un programma di terapia il ragazzo fa più fatica a fidarsi, perché avere un disturbo concomitante, rende il paziente più diffidente.

L’anoressia maschile è rara ma esiste: di fronte a un dimagrimento eccesivo, a un ragazzo che inizia a diventare silenzioso quando sta a tavola, stare attento a cosa mangia, e avere fissazioni sul suo corpo, rifiutare cibi che ha sempre mangiato senza problemi, bisogna soffermarsi un attimo, anche se è un ragazzo».

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.linkiesta.it/anoressia-maschile-ossesione-corpo


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)