338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Vini a bassa gradazione alcolica: crescono i consumi, ma non arriva l'atteso boom

cufrad news alcologia alcol alcolismo vini a bassa gradazione alcolica: crescono i consumi, ma non arriva l'atteso boom


VINI A BASSA GRADAZIONE ALCOLICA: NEL REGNO UNITO CRESCONO I CONSUMI (+14%), COSI' COME IL NUMERO DEI CONSUMATORI, MA E' DESTINATO A RIMANERE UN MERCATO DI NICCHIA, ALMENO SECONDO UNO STUDIO DI "WINE INTELLIGENCE" PER I SUPERMERCATI SAINSBURY'S


I vini a bassa gradazione alcolica non hanno ancora vissuto il boom tanto atteso, ma in un mercato importante come quello britannico ha incrementato le vendite del 14% nel corso del 2011, un dato che emerge dallo studio fatto da Wine Intelligence per la catena di supermercati Sainsbury's, secondo cui a fine anno si raggiungeranno le 7 milioni di casse di vino sotto gli 11° vendute, pari al 6% del totale. "I distributori sono pronti a destinare il 10% dei loro scaffali a questo tipo di vino. Anche se - spiega Richard Halstead, direttore generale di Wine Intelligence - penso che presto nascerà una tassa specifica per questi vini, altrimenti i prodotti più classici, sopra agli 11°, restano eccessivamente svantaggiati da un punto di vista fiscale".


Secondo il sondaggio di Wine Intelligence ben 13 milioni di consumatori inglesi comprano comunemente vino a bassa gradazione alcolica, e altri 5 milioni si dicono interessati al prodotto, ma d'altro canto 10 milioni di wine lovers dichiarano di non voler neanche prendere in considerazione l'ipotesi di comprare questo tipo di vini. Ecco perché, malgrado tutto e nonostante il trend, comunque positivo, i vini a basso contenuto alcolico non rappresenteranno mai una parte importante di mercato.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)