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Vinitaly 2012: dai giovani la spinta alla ripresa del consumo di vino fuori casa

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Vinitaly 2012: dai giovani la spinta alla ripresa del consumo di vino fuori casa
L'annuale ricerca di mercato realizzata da Vinitaly in collaborazione con Unicab sul consumo del vino degli italiani in casa e fuori casa, ha portato alla luce un risultato molto interessante, facendo emergere un nuovo gruppo di consumatori, con tendenze e gusti diversi dal passato.

  

L'indagine dice che in Italia sta infatti nascendo una nuova generazione di consumatori che dimostra un grande interesse per il vino, una buona propensione alla spesa e un fortissimo interesse per i vini biologici, a basso contenuto di solfiti, a minor contenuto di alcol e tendenzialmente più leggeri e digeribili.

 

Sono i giovani fino a 35 anni, che su queste tipologie di vino sono disposti a spendere sino a 50 euro a bottiglia.

 

Quella di Vinitaly e Unicab una delle ricerche più complete realizzate e permette di monitorare l'evoluzione dei comportamenti in materia di vino.

 

«L'analisi di quest'anno è estremamente importante - ha affermato Giovanni Brunetti di Unicab - perché è la prima che registra i trend di mercato all'indomani della "grande crisi", evidenziando le strategie adottate per limitarne o superarne gli effetti, l'impatto sui consumi di birre e soft-drinks e, sul versante consumatori, del combinato crisi economica-politiche antialcol».

 

I dati della ricerca hanno confermato che l'impatto pessimista della crisi, con la riduzione dei consumi fuori casa, sembra essersi ridotto, con un ulteriore calo nei consumi individuali, collegato alle ad un accresciuto interesse per la salute, oltre al consolidarsi di nuove abitudini di vita.

 

Non a caso gli acquisti enologici di questo "nuovo" consumatore riguarda prodotti con minor apporto di solfiti, bio ed a basso contenuto di alcol, che chiede di poter conoscere direttamente presso i locali attraverso serate o cene di degustazione.

 

Un interesse marcato e ben specifico testimoniato proprio al Vinitaly dal successo di Vivit, la nuova area dedicata ai vini naturali, e dal numero in forte crescita di produttori che presentano nuovi vini senza solfiti nei propri stand.

 

I comportamenti evidenziano quest'anno una separazione marcata fra i consumatori per fascia d'età: ristoranti, enoteche e wine-bar sono presidio degli under 35; dagli over 35 sino agli anziani il consumo resta prevalentemente domestico con dirette conseguenze sulle scelte d'acquisto e sui budget messi a disposizione.

 

«Gli under 35 - afferma Brunetti - sono una buona base per "costruire" consumatori stabili nel prossimo futuro: il loro interesse per incontri di formazione e informazione, per la ricerca di nuovi prodotti è infatti molto alto e vorrebbero soprattutto sperimentare nuovi abbinamenti col cibo».

 

I più giovani, quindi, mostrano un interesse "maturo", lontano da costumi trasgressivi e che guarda molto alla presenza di "figure-guida" nei locali cui potersi affidare per la scelta o per conoscere vini e abbinamenti corretti.

 

Quanto alla "competizione" tra il vino ed i soft-drinks, il campione del sondaggio resta "fedele" al vino; le eccezioni derivano dalla necessità di non appesantirsi a pranzo, di dover guidare dopo cena ed al rispetto verso altri commensali non bevitori.

 

Nell'ambito della ristorazione, enoteche/wine-cocktail bar, la situazione è più complessa; sono cresciuti servizi come una carta dei vini aggiornata, maggiore attenzione alle richieste dei clienti, vino al bicchiere, personale specializzato a disposizione della clientela ed anche la disponibilità a sviluppare serate a tema e di degustazione, così come creare e presentare menu in linea con la propria selezione di vino.

 

L'acquisto diretto in cantina del vino è quello che va per la maggiore, ma il campione si dimostra anche soddisfatto dell'integrazione che viene fatta dagli acquisti presso i distributori.

 

Nell'immediato futuro avrà successo chi investirà in formazione, propria e del personale; nello sviluppo dell'offerta di vini locali; in una maggiore attenzione al fattore prezzo con una diversa scelta dei vini collocati in cantina per velocizzare la rotazione, ma soprattutto, saprà "costruire" un'offerta di vini più digeribili e leggeri, con meno solfiti e meno alcol».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)