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Vino: dall'8 al 10 maggio meeting sindaci città del vino

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Roma - Oltre 570 Comuni e 38 tra Province, Comunita' montane, Strade del Vino e Parchi, corrispondenti al 6,7% dei Comuni, al 70% del vigneto Italia, all'89% dei vini Doc, Docg e Igt, al 15% dell'offerta turistico-ricettiva e al 22% degli agriturismi del nostro Paese: sono questi i dati che fanno delle Citta' del Vino - l'associazione dei Comuni a piu' alta vocazione vitivinicola d'Italia - una realta' ampia e variegata che "da oltre venti anni - sottolinea il Presidente Valentino Valentini - dedica la sua intensa attivita' a seguire da vicino tutte quelle tematiche di fondamentale importanza per il futuro, lo sviluppo, la tutela e la promozione dei territori del vino, con la consapevolezza che il vino, insieme al turismo e al territorio, rappresentano uno dei maggiori volani di sviluppo del nostro Paese". Ad inaugurare la Convention di Primavera saranno le Strade del Vino e dei Sapori di tutta Italia, protagoniste, con le loro testimonianze dirette, di un "Talk Show", al quale parteciperanno il professor Fabio Taiti del Censis Servizi Spa e il giornalista del Tg2 "Eat Parade" Bruno Gambacorta (8 maggio). In occasione del "question time" saranno premiati i migliori web-site delle Strade del Vino e dei Sapori, secondo un'indagine elaborata dal Rapporto annuale n. 7 "Osservatorio sul turismo del vino", lo strumento di ricerca e analisi a supporto dei territori del vino, promosso ogni anno dalle Citta' del Vino, in collaborazione con il Censis Servizi Spa. Il 9 maggio sara' la volta dell'Assemblea Nazionale delle Citta' del Vino nell'ambito della quale i sindaci dei Comuni dei territori del vino italiani cercheranno di far luce sullo scenario, ancora tutto da chiarire, che fara' seguito all'entrata in vigore della nuova Ocm vino, prevista per il 1° agosto, rivolgendo l'attenzione soprattutto sul tema delle denominazioni di origine, uno dei nodi fondamentali della riforma. La Convention sara' anche l'occasione per affrontare il problema dell'abuso di alcol, all'interno del quale il consumo di vino, si ritrova invece ingiustamente coinvolto, e per porre una maggiore attenzione alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio rurale italiano, componente fondamentale della qualita' della vita dei cittadini e della competitivita' economica delle comunita' locali, che fa dell'Italia la "meta prediletta" del turismo enogastronomico, nei confronti del quale occorre elaborare una comune strategia di marketing e promozione che possa ridisegnare una realta' nazionale in cui ristrettezze finanziarie, condizioni ambientali e contrasti di gestione tra pubblici e privati influenzano in maniera del tutto negativa la quantita' e qualita' delle offerte.(AGI) Bru