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Vino e altre trasgressioni: avere 13 anni a Milano

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Vino e altre trasgressioni: avere 13 anni a Milano

Più propensi a non pagare il biglietto sui mezzi. Anche tre ore al giorno in Internet, grazie agli smartphone


Ragazzi con il bicchiere di vino o la lattina di birra in mano (non si sa bene quando e dove, ma è una certezza), lo smartphone sempre acceso (e il vizio di concedere l'amicizia su Facebook anche a sconosciuti) e una certa propensione alla trasgressione (fa «figo» e tanto la sfanghi sempre). Generazione 13/14 anni, l'età in cui si frequenta la terza media: li riconoscete? A raccontarli con lucidità l'indagine annuale, fresca di pubblicazione, della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza e dell'Associazione Laboratorio Adolescenza.


L'équipe degli psicologi degli enti ha seguito i ragazzini per mesi, in tutta Italia: un questionario a risposte chiuse, compilato in classe alla presenza di un insegnante e di un operatore, su un campione casuale di 2064 studenti (1016 maschi e 1048 femmine). Unica eccezione Milano, città-laboratorio di studio delle nuove tendenze: nel capoluogo lombardo i questionari sono stati 700.


La ricerca si concentra ogni anno su un tema diverso. Focus del 2013 la socialità, con particolare attenzione all'amicizia, l'uso di Internet e il concetto del rischio. La fotografia è chiara: anche se imberbi e inesperti di vita, i giovanissimi si sentono grandi e si comportano come tali. Nessuna sorpresa per gli specialisti. «È un trend già evidenziato», commenta Maurizio Tucci, presidente Associazione Laboratorio Adolescenza. Anche per quanto riguarda l'amicizia, c'è la conferma di stili di vita già noti: tanti amici, il dato nazionale è 85,5%, 86,6 il milanese (gli esperti pensano che gli adolescenti abbassino l'asticella e includano i conoscenti) e ruolo chiave del gruppo, «che gratifica, protegge e nasconde», spiega ancora Tucci, «per questo il 58,6% dei teen milanesi si adegua alle decisioni anche se poco convinto e probabilmente compie quel 46 % di azioni rischiose per mantenerne la stima».


La vera novità è invece il debutto dello smartphone, non più solo oggetto cult, ma anche strumento privilegiato per entrare in rete (a Milano: dal pc di casa il 49%, da cellulare 57,1%). «Dato preoccupante», sottolinea Mariagrazia Zanaboni, presidente de L'Amico Charly, «il ragazzino connesso ovunque sfugge totalmente al già scarso controllo dei genitori. A spaventare noi educatori», aggiunge, «è anche l'uso troppo disinvolto dei social network. Il rischio, attenzione, non è solo il pedofilo, ma anche il coetaneo sconosciuto nelle cui mani metti la tua identità. Il cyberbullismo è spietato». Inutile gridare al lupo: un ragazzino di 13 anni non può acquistare da solo un cellulare di ultima generazione. Conferma Stefania Peola, docente di matematica alla media di piazza Bacone. «Ho un cellulare vecchio e poco tecnologico, preistoria secondo i miei allievi che hanno tutti, indipendentemente dall'estrazione sociale, modelli recenti. E non solo i tredicenni, ho risposto personalmente alla telefonata di una mamma che chi+amava durante la lezione il figlio, in prima media». Che effetto le fa il dato che a Milano il 74,7% dei teenager non paga il biglietto sui mezzi pubblici? «È sorprendente ma non ho dubbi: rispecchia in pieno il desiderio di trasgressione tipico dell'età».


Dall'indagine emerge un ultimo dato inquietante: l'abuso di alcol. In città beve vino il 48,4%, birra il 58% e bevande a basso contenuto alcolico il 52,6% (i dati nazionali sono allineati). Anche in questo caso chi lavora in questo campo non si stupisce. «L'età del primo bicchiere continua a calare: abbiamo superato i paesi anglosassoni e deteniamo oramai il primato europeo», rivela Raffaella Rossin, presidente Sia Lombardia, Società Italiana Alcologia. «È vera emergenza», dice, «da tempo sottolineiamo l'urgenza di un lavoro coordinato fra enti pubblici, privato sociale, scuola e medicina di base. Non è allarmismo. I genitori ignorano i danni irreparabili che una sola unità alcolica (significa un bicchiere) può determinare prima dei sedici anni».


Marta Ghezzi


http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_21/rubrica-genitori-figli-adolescenti-trasgressioni-vino-alcol-tredicenni-2223219823099.shtml
 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)