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News di Alcologia

Vino e antiossidanti: considerazioni di Adelmo di Salvatore

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La questione degli antiossidanti del vino è una bufala
di Adelmo Di Salvatore
Membro del Gruppo Tecnico Alcol, Commissione Salute, Conferenza Stato-Regioni
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo smentito gli studi che dimostrerebbero un presunto effetto preventivo del

consumo di piccole quantità di bevande alcoliche. Secondo questi studi, sia chi non beve affatto sia coloro che sono "forti

bevitori" correrebbero un rischio maggiore di avere una malattia cardiovascolare, rispetto ai cosiddetti "bevitori moderati".

Per spiegare questa curiosa conclusione, sono stati chiamati in causa gli antiossidanti polifenolici (in particolare il

resveratrolo) come fattori protettivi.
Il resveratrolo è una sostanza che ha destato interesse negli studi per la prevenzione delle malattie degli anziani o

comunque per il ritardo dell'invecchiamento. Siccome questa sostanza è contenuta anche nelle bucce degli acini di uva rossa,

e quindi nel vino rosso, sono state prodotte molte ricerche che hanno concluso che il vino rosso fa miracoli: previene l'

infarto del miocardio, mantiene l'erezione più a lungo, previene la demenza senile, protegge le ovaie, previene i tumori, è

un toccasana contro il diabete, l'influenza, l'obesità, e altro ancora. Sono numerosi gli articoli che appaiono sulla stampa

o gli interventi radiotelevisivi che inneggiano al magico resveratrolo e, più precisamente, al vino rosso. Ma si tratta di

una bufala madornale.
Ecco perché.
1. Il resveratrolo è contenuto in circa 70 piante (fra le quali mirtilli, olive, fragole, pomodori, semi di arachide), oltre

che nell'uva rossa.
2. Gli effetti antiossidanti (antiradicali liberi e perciò antiinvecchiamento) sono stati osservati in vitro, su colture

cellulari, o su topi da laboratorio e non sugli umani, in un contesto artificioso lontanissimo dalla realtà fisiologica.
3. Ai topi e alle colture di cellule il resveratrolo è stato iniettato in dosi massicce (300 milligrammi per ogni chilo di

peso dei topi) ed è stato estratto da una pianta (Polygonum cuspidatum), non somministrato atttraverso vino da bere.
4. "Gli scienziati non somministrano mai alle cellule in vitro o agli animali da sperimentazione il vino rosso, ma

direttamente la molecola di resveratrolo, perchè sanno benissimo che l'alcol presente nel vino ucciderebbe immediatamente sia

le cellule in vitro che gli animali da laboratorio".
5. Il resveratrolo è presente nell'acino dell'uva in piccolissime quantità: 50-100 microgrammi per ogni grammo di peso secco

(0,3-0,5 milligrammi ogni litro di vino); perciò, per raggiungere dosi efficaci, un umano dovrebbe mangiare circa 5

chilogrammi di buccia di acini di uva rossa al giorno.
6. Il resveratrolo viene metabolizzato molto velocemente dall'organismo umano: dopo mezz'ora i valori, già infinitesimali, si

riducono a circa il 10%.
7. Tutti gli esperimenti con i farmaci contenenti antiossidanti vengono utilizzati ad 1 gr/die (altissime dosi) per 6 mesi

per ottenere blandi effetti terapeutici sul sistema cardiovascolare.
8. Le ricerche della Sezione di Alcologia clinica e sperimentale del Dipartimento di Medicina interna e Scienze Biomediche

(Università degli studi di Parma) e del canadese David Goldberg, (Dipartimento di Laboratorio e Biopatologia dell'Università

di Toronto) hanno portato alla scoperta che i vari antiossidanti presenti nel vino rosso (resveratrolo, quercitina, ecc.) non

vengono riassorbiti dall'organismo umano, se veicolati con il vino.
9. Di queste due ricerche, per motivi facilmente immaginabili, stampa e televisione non hanno dato notizia. I mass media non

disdegnano però di riciclare periodicamente come "nuove ricerche" gli studi in vitro sul resveratrolo (che è una sostanza),

al quale vengono negati, nel titolo dell'articolo del quotidiano di turno, i suoi presunti effetti antiossidanti protettivi;

questi meriti vengono invece attribuiti al vino, che è una bevanda contenente circa quattrocento sostanze, tra le quali l'

alcol etilico (che rappresenta almeno il 12%), e il resveratrolo (presente in misura del 0,0001%, centomila volte di meno).
10. L'alcol etilico, che ha la medesima formula chimica nel vino e nelle altre bevande alcoliche, è una sostanza molto

tossica, ha le caratteristiche di una droga ed è un potente cancerogeno: gli studi più recenti confermano che bere uno-due

bicchieri di vino al giorno aumenta del 32% il rischio di cancro del seno. Un vasto studio dell'Organizzazione Mondiale

della Sanità ha concluso che "Le bevande alcoliche sono cancerogene per gli esseri umani". Il vino è una bevanda alcolica.
[1] G. Edwards G. et al., Alcohol Policy and the Public Good, Oxford, Oxford University Press, 1994. Edizione Italiana a

cura di Associazione Aliseo, Fondazione Istituto A. Devoto, Ufficio Italiano di Eurocare (Advocacy for the Prevention of

Alcohol Related Harm in Europe). Sintesi di: Politiche sull'alcol e bene comune. Una guida per l'azione. 1996, p. 11 [1]

Palmesino E., (Chairman EMNA, Rete Europea dei gruppi di mutuo-aiuto per i problemi alcolcorrelati), 6.3.2008 Lettera aperta

al quotidiano Libero, in risposta all'articolo apparso sul numero di mercoledì 22 febbraio 2006, pagina 25, dal titolo Il

vino rosso fa bene anche ai pesci, gli allunga la vita e tonifica i muscoli[1] Cfr Sbarbada A., Argenta R., Rassegna

stampa su vino, birra e altri alcolici, 21.12.2004[1] Tempo Medico, Astemie protette dal tumore al seno, 16 aprile 2008

Fonte: Reutershealh, WebMD, Health Day.
11. Il resveratrolo presente nel vino non può mai far bene, proprio perché si trova nel vino assieme al suo compagno di

viaggio alcol etilico. È utile che le vigne siano mantenute, perché l'uva è un frutto gustoso e nutriente e il succo d'uva

non fermentato non contiene alcol etilico.
12. Sino a qualche anno fa si attribuivano effetti miracolosi all'alcol etilico: oggi nessuno lo difende più, perché sono da

tutti (compresi i produttori di vino) riconosciute le sue caratteristiche tossiche ma, forse per difendere il prodotto, si è

aggirato l'ostacolo consegnando il testimone al resveratrolo. Sia il resveratrolo che l'alcol etilico sono contenuti nel

vino. Adesso che il resveratrolo (o gli altri antiossidanti) sono stati "smentiti", quale altra delle circa 400 sostanze

presenti nel vino verrà osannata? Forse l'acqua, che nel vino detiene la maggioranza schiacciante (70-87% delle azioni)?
13. Quando si bevono due-tre bicchieri di vino si può superare facilmente il limite di alcol nel sangue tollerato dalla legge

durante la guida di autoveicoli.
14. I titoli dei giornali recitano abitualmente: "Vino rosso per allungare la vita". Perché non, come sarebbe giusto, "uva

rossa e olive" o anche olio di oliva che pure contengono resveratrolo? La diffusione di simili notizie, in un periodo storico

dove è comune la paura di ammalare di tumore o di infarto, ha comunque l'effetto di spingere al consumo del vino. Se la

campagna risultasse efficace, la conseguenza sarebbe un aumento dei consumi e con essi i problemi (fra i quali,

naturalmente, anche i tumori e gli infarti alcolcorrelati).
15. La Legge-quadro sull'alcol e sui problemi alcolcorrelati, n. 125 del 2001, al capo III, art. 13 (Disposizioni in materia

di pubblicità), comma 2b, recita: "È vietata la pubblicità di bevande alcoliche e superalcoliche che attribuisca efficacia o

indicazioni terapeutiche che non siano espressamente riconosciute dal Ministero della Sanità". L'Organizzazione Mondiale

della Sanità osserva che la pubblicità delle bevande alcoliche rappresenta il consumo come salutare e privo di effetti

negativi: ciò porta alla sottovalutazione del rischio potenziale e di altre conseguenze negative che possono derivare dal

consumo di alcolici.
16. Negli Stati Uniti sono già disponibili compresse a base di resveratrolo, ma la quantità di principio attivo è minima e

l'efficacia dubbia. I ricercatori della Harvard Medical School e del National Institute on Aging sono arrivati alla

conclusione che la quantità di resveratrolo somministrata ai topi è enorme e una persona di 70 chili, qualora ne volesse

assumere l'equivalente in relazione al proprio peso, dovrebbe bere fra le 750 e le 1500 bottiglie di vino al giorno. È

evidente che nessuno sopporterebbe tali quantità senza avere gravi danni, sino al coma etilico e alla morte.
17. I risultati della recente revisione Cochrane (oltre 67 studi clinici randomizzati, cui hanno partecipato poco meno di un

quarto di milione di persone), smentiscono gli effetti positivi degli antiossidanti. Molti studi sono giunti a concludere che

gli antiossidanti hanno effetti neutri o addirittura dannosi, con tassi di mortalità aumentati.
È giusto che gli studiosi continuino le loro ricerche ed arrivino a stabilire se dal resveratrolo, presente in abbondanza

nella frutta, si potrà ottenere un farmaco che abbia poteri curativi o preventivi.
Nello stesso tempo è utile tener presente l'evidenza che, se anche il resveratrolo contenuto nel vino (dove è presente solo

in tracce) fosse efficace (ancora non si sa) e venisse riassorbito (ma ciò non avviene), nessuno riuscirebbe a bere tutto

quel vino in un solo giorno. Per due motivi: perché o vomiterebbe prima (per mancanza di spazio...) o morirebbe per la

intossicazione acuta di grado gravissimo da alcol etilico. In questo ultimo caso la persona avrebbe comunque soddisfatto le

teorie e le aspettative dei difensori del vino come il farmaco miracoloso, perché non correrebbe più il rischio di soffrire

di una malattia cardiovascolare o di cancro o di altri malanni...
[1] World Health Organization, International Agency For research on Cancer (IARC), Monographs on the Evaluation of

Carcinogenic Risks to Humans, Volume 44, Alcohol Drinking, Summary of Data Reported and Evaluation, 1998[1] Di Salvatore A.,

"Il Bere e i problemi alcolcorrelati. Dalle credenze comuni alle conquiste della scienza", in Nizzoli A., Pissacroia M.,

"Trattato completo degli abusi e delle dipendenze", Piccin, Padova, 2002, pp. 1351-1382[1] Organizzazione Mondiale della

Sanità, Ufficio Europeo. Alcol: un piano d'azione europeo. Piano per la riduzione dei consumi del 25% entro il 2000.

Copenhagen, 1992. Trad. italiana a cura del Centro Studi e Documentazione sui Problemi Alcolcorrelati, Trento; Gruppo Logos,

Salerno; Comune di Perugia, 1994[1] Montonen M., Mass Media and Alcohol, WHO Regional Office for Europe, Copenhagen, 1995[1]

Apcom, USA. Resveratrolo, allunga la vita ma riduce la fertilità. Ai topi dosi pari a mille bottiglie di vino al giorno per

l'uomo, New York, 3 novembre 2006[1] Antiossidanti: buoni solo per la ruggine. Nessuna prova che gli antiossidanti allunghino

la vita, Corriere della sera. Forum Nutrizione, 28.5.2008. Fonte: Bjelakovic G et al. Antioxidant supplements for prevention

of mortality in healthy participants and patients with various diseases.