Vino e informazione: Francia batte Italia 1-0
alcol vino birra alcool prevenzione malattia giovani alcolismo
In Italia rispolverano il solito vecchio trucchetto di utilizzare ricerche sul resveratrolo per millantare improbabili effetti benefici del vino (http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2009-08-03_103391552.html), e addirittura con i questionari arrivano a sostenere effetti positivi del vino rosso sulla sessualità femminile (http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=16846&dc=15&bn=1).
Nello stesso momento in Francia stanno discutendo di promuovere una campagna di informazione per rendere finalmente edotta la popolazione sugli effetti cancerogeni di consumi anche "moderati" di vino, birra e altri alcolici (http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=16841&dc=15), effetti di cui in Italia scriviamo io, Ghiselli e pochi altri eretici...
Sono documenti da leggere, perché mi sembrano emblematici di un certo modo di informare e disinformare sugli effetti dell'alcol sulla salute.
Alessandro Sbarbada
Risponde Anrea Ghiselli
Guai a toccare il prodotto nazionale! E questo è il "giusto" compito dell'industria, che come succedeva per le sigarette cerca di glissare su molti dei possibili danni e mettere l'accento sulle "improbabili" (dici tu) qualità negative. Però il compito della scienza (i governi stanno dalla parte del PIL o della scienza secondo te?) sarebbe quello di informare i cittadini sia sugli effetti benefici se ne esistono, sia su quelli dannosi. Non esiste uno straccio di prova che il vino faccia bene. Se qualche effetto positivo in qualche gruppo di popolazione possa essere ascritto alle bevande alcoliche si deve all'alcol; all'alcol e basta, non alle stupidaggini come il resveratrolo o gli antiossidanti. Quindi lo stesso effetto del vino ce lo ha la birra, la grappa e il mojito. Tuttavia le stesse quantità di alcol che sembrano proteggere il cuore (ripeto non il cuore di tutti, ma quello di alcuni) aumentano il rischio di cancro. Resveratrolo e antiossidanti sono diffusissimi in altri alimenti (Frutta e verdura) che non contengono alcol, proteggono il cuore di tutti (non solo di alcuni) e prevengono il cancro di tutti. Frutta e verdura non sono però brevettabili o spendibili quanto una pillolina o un prodotto industriale.
Uno splendido libro che consiglierei a tutti, molto istruttivo per capire i rapporti tra l'industria (non solo alimentare), pubblicità e ricerca scientifica, quali stratagemmi usa ad esempio l'industria farmaceutica, quali dati pubblica e quali no è: "la cattiva scienza", di Ben Goldacre, Bruno Mondadori editore.
Sposo le parole dell'autore quando dice che in medicina la corretta informazione è essenziale e una informazione data in un modo o in un altro può salvare vite o mietere vittime.