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Vino sì ma non per tutti e guai a esagerare: intervista a Giorgio Calabrese

Vino sì ma non per tutti e guai a esagerare: intervista a Giorgio Calabrese

VINO SI' MA NON PER TUTTI E GUAI A ESAGERARE

Intervista con il professor Giorgio Calabrese, docente di scienza dell’alimentazione all’università del Piemonte Orientale e consulente dietologo della Juventus. Chi può e chi non deve, dove e quando fermarsi. Per gli under 17 è quasi un veleno: ecco tutto quello che c’è da sapere


Un bicchiere di vino per le donne e due per gli uomini. Se il pranzo è sostanzioso. Altrimenti porzioni dimezzate. Insomma, un toast non si accompagna a un bicchiere di vino né per il palato né per la salute. Ma bere vino fa bene o no? Fa ingrassare? Il vino, rosso in particolare, è composto anche da polifenoli e resveratrolo, elementi che hanno funzioni protettive sul sistema cardiocircolatorio. Ma nonostante ciò, chi deve proprio dimenticarsi rosso e bianco a tavola? Risponde Giorgio Calabrese, docente di scienza dell’alimentazione all’università del Piemonte Orientale e consulente dietologo della Juventus.


Professor Calabrese, sciogliamo subito il dubbio: bere vino fa bene o no?

«Bere vino è una scelta salutista, ma in età adulta e mai a digiuno».


Ci sono delle quantità consigliate?

«Un uomo, che ha più enzimi che scindono l’alcol, può bere due bicchieri a pranzo, mentre una donna solo uno. Questo con un pasto sostanzioso. Ma se si tratta di un pranzo frugale le porzioni vanno dimezzate: un bicchiere per gli uomini, mezzo per le donne».


C’è un momento in cui bisogna fermarsi?

«Quando si esagera, rispetto a queste porzioni consigliate».


A che età si può iniziare a bere vino durante i pasti?

«Dai 17 anni in su, mai prima. Questo perché il fegato raggiunge una maturazione enzimatica solo a partire da questa età».


Il divieto agli under 17 è un’indicazione che vale solo per il vino?

«No, sotto i 17 anni non si dovrebbero bere nemmeno birra e superalcolici. E io sono contrario anche a quei genitori che dicono di fare “assaggiare” bevande alcoliche ai figli. Anche un sorso andrebbe evitato».


Chi proprio non dovrebbe nemmeno pensare al vino?

«Sicuramente chi soffre di problemi al fegato l’alcol lo deve dimenticare. E così anche chi ha problemi al pancreas e chi ha i trigliceridi molto alti».


Quali sono i benefici delle sostanze presenti nel vino?

«Il vino è composto da un po’ di alcol, da tanta acqua e da componenti antiossidanti non alcolici. Queste sono tutte sostanze che ringiovaniscono le cellule».


Che benefici possiamo trarne dunque?

«Questi componenti prevengono l’azione ossidativa del fumo, dello smog e anche dello stress. E contemporaneamente fluidificano il sangue.


(...omissis...)


di Marianna Bruschi


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2015/02/21/news/vino-si-ma-non-per-tutti-e-guai-a-esagerare-1.10909105


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)