Violenza sulle donne, è emergenza
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L'allarme di Giorgio Napolitano: «Bisogna fare di più, servono azioni concrete» Mutilazioni genitali, stupri e abusi che avvengono spesso in famiglia
TRENTINO.it 26 novembre 2009
«Un'emergenza mondiale» da combattere con «azioni concrete». E' un monito a «fare di più» quello lanciato dal Presidente Napolitano in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
«Matrimoni forzati che coinvolgono anche bambine, mutilazioni genitali, stupri generalizzati in contesti di guerra»: parte da qui il Capo dello Stato per raccontare dei «140 milioni di donne vittime di violenze di ogni tipo nel mondo». Per ricordare che «il dolore di quelle donne, di quelle bambine riguarda tutti noi», che «molto resta da fare in ogni parte del mondo per sradicare una concezione della donna come oggetto di cui ci si può anche appropriare» e che «anche in Italia i casi di violenza, i soprusi e le intimidazioni sono in aumento».
Di qui l'appello a mettere in campo insieme «ai necessari interventi di tipo repressivo» anche «azioni concrete per diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona».
Riguardo al nostro paese, il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha invitato le donne a denunciare le violenze subite, «anche per i propri figli», e ha diffuso un primo bilancio sul reato di stalking, introdotto lo scorso febbraio. In otto mesi, le persone denunciate sono state 4.124 (in media 17 al giorno), 723 le arrestate. In un caso su cinque, la vittima è un uomo.
A livello regionale la Lombardia è in testa per denunce (539) ed arresti (129) mentre la regione più virtuosa è la Valle d'Aosta con 10 denunce e nessun arresto.
Gli stalkers sono nel 84,68% italiani, nel 15,32% stranieri.
«Le violenze sessuali - ha continuato il ministro - sono calate del 7% e sempre più donne si rivolgono al numero anti-violenza 1522 per chiedere aiuto, denunciare, riconquistare il loro futuro».
Inoltre «la scorsa primavera sono state introdotte - ha aggiunto Carfagna - aggravanti per i reati di violenza sessuale, che hanno raddoppiato la pena per i partner e per gli ex compagni, eliminato i benefici premiali, come gli arresti domiciliari, per chi si macchia di colpe tanto gravi e istituito la difesa gratuita per le vittime».
E ora il governo sta preparando il primo Piano nazionale antiviolenza e antistalking. Il testo è pronto e sarà ora sottoposto all'esame dei ministeri competenti ed alla Conferenza unificata; dispone di 20 milioni di euro per il 2010 per interventi specifici. Fra questi: formazione degli operatori, prevenzione, sostegno dei centri antiviolenza, misure assistenziali alle vittime. Dal canto suo l'associazione Telefono Rosa denuncia però il fatto che l'assistenza per le vittime della violenza è ancora fortemente inadeguata.
Allarmanti anche i dati europei: in Europa fino al 25% delle donne ha subito una violenza fisica almeno una volta nella vita e la violenza rappresenta la prima causa di morte e di invalidità delle donne fra i 16 e i 44 anni, più del cancro e degli incidenti stradali. Ogni giorno in Europa una donna su cinque è vittima di violenza e il 95% di queste avviene in casa.