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Ricordare meglio per dimenticare la dipendenza

Le persone con problemi di dipendenza da sostanze stimolanti spesso prefeririscono un appagamento immediato anziché

aspettarne uno più intenso ma che richiede più tempo per raggiungerlo. Un problema che i neuroscienziati chiamano "delay

discounting": maggiore è la quantità di tempo che si deve aspettare per la ricompensa, minore è la tendenza ad aspettarla,

caratteristica tipica del comportamento impulsivo. Il prof. Bickel, Direttore del Virginia Tech Carilion Research Institute

(USA), un centro che studia l'abuso di sostanze, ha sperimentato un nuovo trattamento basato sulla memoria, in quanto alcuni

studi rivelano che nel cervello, le aree della memoria si sovrappongono a quelle dei processi di valutazione del futuro.

Bickel e il suo team hanno quindi provato a testare la possibilità di aumentare l'abilità mnemonica individuale per allungare

i tempi di appagamento dei pazienti. Sono stati selezionati 27 soggetti in trattamento per uso di stimolanti e ad alcuni è

stato somministrato un insieme di esercizi atti a potenziare la memoria mentre agli altri, esercizi di controllo. I soggetti

che dovevano completare gli esercizi mnemonici venivano pagati a seconda del numero delle risposte giuste mentre i soggetti

del gruppo di controllo venivano pagati con una cifra forfait, indipendentemente dal risultato del test.
I risultati hanno mostrato che, confrontando i tempi di "delay-discounting" prima e dopo l'esperimento, si registrava un

allungamento dei tempi di attesa della ricompensa nei soggetti che avevano ricevuto gli esercizi per potenziare la memoria,

mentre rimaneva invariato nel gruppo di controllo. Lo studio del prof. Nickel potrebbe aprire la strada ad una nuova

metodologia di trattamento della dipendenza da stimolanti nel posticipo dell'appagamento basata sull'allenamento e il

potenziamento della memoria, migliorando la capacità di astenersi dall'uso delle sostanze.