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Viterbo: nuova ordinanza antialcol

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Ordinanza alcolici, Ricci: "Rispetto a prima cosa cambia?"

Di seguito una nota del consigliere comunale del Pd, Alvaro Ricci "Leggo, con preoccupazione, dagli organi di informazione, che la Questura

ha sollecitato il Comune di Viterbo ad assumere provvedimenti atti a rendere più "tranquille" le notti estive. Sembrerebbe che tutti i guai

siano imputabili a dei ragazzi che girano la notte per le vie del centro storico con una bottiglia di birra in mano o altri alcolici.
Diagnosticato il male, pronta la cura. Il sindaco emette un'ordinanza con la quale vieta il consumo di alcolici per le vie e gli spazi

pubblici. Sanzioni pesanti per i trasgressori, siano questi venditori o "utilizzatori finali" degli alcolici. Alcune domande sorgono

spontanee. Rispetto a prima cosa cambia?
Se la persona alticcia provocava disturbo alla quiete o arreca danni al patrimonio pubblico e privato, era sanzionabile prima e dopo

l'ordinanza. Se i fumi dell'alcol causavano risse, credo che il fatto fosse sanzionabile sia prima che dopo l'ordinanza. Non c'è dubbio che

per accertare i fatti e poterli adeguatamente sanzionare serve la presenza delle forze dell'ordine sia prima che dopo l'ordinanza, o sbaglio?

Ma a questo punto quali sono le novità prima e dopo l'ordinanza?
L'unica, che appare in tutta evidenza, è quella di poter multare anche chi sta consumando solo o in compagnia una birretta senza dare

fastidio a nessuno, costringendo le forze dell'ordine a fermarsi a elevare una sonora multa, mentre forse a duecento metri di distanza si

stanno consumando atti di violenza gratuita senza magari alcolici in mano, come già accaduto, o più semplicemente si disturba con schiamazzi notturni. Non mi sembra un grande risultato".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)