Wake Forest School of Medicine in North Carolina: reti neurali e neuroimmagini, dati a confronto nell'intossicazione alcolica
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Reti neurali e neuroimmagini: dati a confronto nell'intossicazione alcolica
La ricerca sperimentale che si occupa di reti neurali e' uno strumento importante per meglio comprendere particolari aspetti che la ricerca clinica sull'uomo non ha ancora del tutto chiarito. Lo studio delle reti neurali rappresenta un innovativo ed alternativo campo d'indagine della connettivita'cerebrale, permette infatti di simulare e studiare le connessioni neurali dell'encefalo aiutando a comprendere l'organizzazione funzionale di base del cervello. In questo genere di studi sono spesso utilizzati i primati non umani per investigare, mediante l'uso delle neuroimmagini, il funzionamento cerebrale in determinate condizioni. Per esempio, la Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) ha permesso di ottenere in vivo e in modo assolutamente non invasivo, delle mappe dell'attivita' neurale a riposo (default-mode network) nelle scimmie. Una ricerca del Dipartimento di Radiologia, Fisiologia e Psicologia della Wake Forest School of Medicine in North Carolina (USA) ha studiato nel cervello dei primati gli effetti acuti del consumo di etanolo e i cambiamenti neurofisiologici ad esso associati. I ricercatori hanno utilizzato la fMRI ad alto campo magnetico per registrare in condizione di riposo l'attivita' neurale in una scimmia maschio del genere macaco rhesusconfrontato con 10 scimmie del genere cercopiteco. Dopo la prima acquisizione fMRI, alla scimmia macaco rhesus e' stata iniettata una dose di etanolo pari a 1.0g/Kg per circa 8 minuti (pari a 4 bicchieri) ed effettuta una seconda scansione fMRI per studiare la variabilita' funzionale e gli effetti neurotossici della sostanza sulla connettivita' cerebrale. Nella condizione di base, emerge che le regioni cerebrali maggiormente connesse tra loro sono attive in modo simile tra le due specie. Dal confronto tra la condizione di base e la condizione di intossicazione acuta da etanolo, emerge invece una significativa alterazione dell'intera connettivita' cerebrale che appare disorganizzata e con mancata specializzazione funzionale, fattori che possono rappresentare un problema in termini di funzionalità mentale.Una ricerca basata sullo studio delle reti neurali rappresenta dunque uno strumento prezioso per la comprensione dei fenomeni farmacologici e fisiologici alla base del consumo di alcol, fornendo nuovi dati sull'organizzazione funzionale globale del cervello.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)