Win for Life: il rischio è che diventi come una droga
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Chi di voi non ha almeno solo sentito parlare di Win for Life, l'ultima creazione della Sisal? E' un gioco accattivante vista la formula ideata: un montepremi di 4 milioni di Euro per vent'anni e il 23% di giocate distribuite per la ricostruzione in Abruzzo. Come giustamente sottolinea Il Salvagente, newsletter dell'omonima associazione di consumatori, sembra quasi un gioco a premi "buono" che aiuta i terremotati e anche i vincitori che non hanno il problema di rischiare di dilapidare il montepremi vinto.
Dietro quest'apparente buonismo, in realtà solo commerciale, si nasconde, però, un rischio di dipendenza che, secondo la psicologa intervistata da Il salvagente, è molto alto. Il primo elemento del gioco che può indurre dipendenza è l'estrazione oraria: trattandosi di un'operazione ripetitiva genera attesa proprio come quando si innesca un atteggiamento compulsivo al gioco. Tanto più che si può andare su Internet per controllare le estrazioni e vedere le vincite in tempo reale.
Un altro fattore che può indurre dipendenza proprio come accade nei giochi d'azzardo è la facilità di comprensione e di accesso: il meccanismo dei dieci numeri più uno è semplicissimo e in più si può giocare praticamente ovunque. Senza contare che, in questo momento così critico dal punto di vista del lavoro e dell'economia, a tutti farebbero comodo 4 mila Euro al mese per vent'anni.
E voi che ne pensate? Avete mai provato a giocare? Vi sembra un gioco pericoloso? Oppure, in tempi di crisi, è un bene avere una chance di far soldi così alla portata? Magari perchè ci fa sentire meglio e ci dà un sollievo psicologico.