Alcol e carne lavorata: la coppia killer che fa venire il cancro allo stomaco
Uno studio del World Cancer Research Fund ha per la prima volta dimostrato uno stretto legame tra il consumo di alcol e carne lavorata con il cancro allo stomaco
LONDRA – Un nuovo studio revisionale condotto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, per conto del World Cancer Research Fund (WCRF), ha dimostrato per la prima volta che vi è un forte e stretto legame tra il consumo di alcol e carne lavorata con il cancro allo stomaco.
Le cifre Secondo il rapporto del WCRF, a rischio elevato di sviluppare il cancro allo stomaco sono coloro che assumono tre o più bevande alcoliche al giorno – equivalenti a oltre 45 grammi di alcol. E che assumono anche l’equivalente di 50 grammi al giorno di carne lavorata, come per esempio due fette di pancetta. Insieme a ciò, ad aumentare il rischio sono alimenti come quelli in salamoia, sotto sale e il pesce essiccato, oltre a l’essere sovrappeso o obesi. Per fortuna, mangiare frutta come per esempio gli agrumi, pare possa far diminuire di un po’ il rischio.
Lo studio La revisione sistematica ha preso in esame 89 studi provenienti da tutto il mondo, e ha coinvolto in tutto 17,5 milioni di adulti e quasi 77.000 casi di cancro allo stomaco. Secondo i dati, a essere più soggetti al cancro allo stomaco sono gli uomini, rispetto alle donne. Come ‘carni lavorate’ nello studio sono stati inclusi prosciutto, pancetta e salumi in genere, salsicce e wurstel. «Questa nuova prova ci offre un quadro più chiaro – ha commentato la dott.ssa Rachel Thompson, a capo della ricerca presso il WCRF – Ora possiamo dire per la prima volta che bere alcol, mangiare carni lavorate ed essere in sovrappeso o obesi possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro allo stomaco. Questi risultati si spera possano aiutare le persone a capire meglio ciò che aumenta il rischio di cancro in modo che possano prendere decisioni informate circa i loro stili di vita».