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World Drug Report: presentato a New York il Rapporto Globale 2012

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Presentato a New York il Rapporto Globale 2012 sulle droghe


In occasione della giornata mondiale contro la droga è stato presentato a New York il Rapporto  2012 sulle droghe, il documento ufficiale dell’ONU che ogni anno fa il punto sulle politiche, i dati e le strategie mondiali di contrasto alle sostanze d’abuso ed ai fenomeni ad esse legati. Alla presenza delle più alte cariche delle Nazioni Unite, il Direttore Esecutivo UNODC Yuri Fedotov ha illustrato i risultati di dodici mesi di attività sul campo, fornendo al contempo un quadro esaustivo circa i numerosi progetti a contrasto sia della dipendenza, che delle organizzazioni criminali. L’edizione 2012 del World Drug Report pone l’accento su alcune obiettivi prioritari, come: l’approccio integrato, il trattamento e la tutela dei diritti umani. Per fare passi in avanti è necessario mantenere e consolidare sempre di più una tipologia d’intervento bilanciato e fortemente orientato alla prevenzione, alla cura e al recupero delle persone tossicodipendenti, ma contemporaneamente di contrasto del traffico e dello spaccio. Iniziative che l'Europa ha sposato e riconfermato, anche grazie al forte contributo italiano, per le prossime e nuove strategie comunitarie. Dalle rilevazioni disponibili emerge che sono state circa 230 milioni le persone (5% per cento del mondo popolazione adulta) che hanno assunto almeno un volta nella vita una sostanza stupefacente. I dati globali riferiti all'uso illecito di droga dipingono un trend comunque stabile, con l’esclusione di alcuni paesi in via di sviluppo dove il consumo ha registrato decise impennate. Entrano nel merito delle diverse sostanze, la preminenza di eroina e cocaina nei mercati illeciti continuare a diminuire. Al contrario, non ci sono segni di calo per la cannabis e questo costituisce un grave problema di salute pubblica perché i giovani consumatori di hashish e marijuana sovente costituiscono il "serbatoio" dei futuri eroinomani o cocainomani.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)