World Health Organization mette in campo strategie contro l'alcol per i paesi in via di sviluppo
WHO mette in campo strategie contro l'alcol per i paesi in via di sviluppo
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato alla stampa un nuovo programma sanitario finalizzato alla prevenzione ed
alla riduzione dell'abuso di alcol che parta dal continente africano. Il piano d'azione, che mira alla sensibile diminuzione
del consumo nei prossimi cinque anni, si basa su strategie e principi validati e condivisi dalla comunità scientifica e dagli
organi politico-decisionali. Nello specifico il documento propone l'utilizzo delle più autorevoli ricerche sul fenomeno, la
maggiore sensibilità al problema da parte dei governi per la predisposizione di politiche a tutela della salute e per la
salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione. La diffusione delle sostanze alcoliche e le patologie connesse sono
temi a cui l'OMS presta particolare attenzione, poiché nel corso del tempo si sono dimostrate leve per lo sviluppo di
molteplici complicazioni socio-economico-sanitarie, come l'HIV, l'epatite, malattie mentali, l'incidentalità, criminalità,
ecc. Gli interventi prioritari inseriti all'interno della strategia includono lo sviluppo e l'attuazione di politiche di
controllo della diffusione delle bevande alcoliche, il rafforzamento della leadership, il coordinamento e la mobilitazione
degli stati partner del progetto (generando la consapevolezza e coordinamento d'azione), la predisposizione di campagne
informative mirate verso una qualificata ed incisiva educazione pubblica ed il miglioramento del settore medico-clinico
(congiuntamente al rafforzamento strategico della sorveglianza epidemiologica). Il progetto del WHO richiede anche ai governi
europei ed americani di sostenere economicamente i paesi in via di sviluppo, fornendo al contempo gli strumenti utili per l'
espansione dei servizi ed il mantenimento di un sistema informativo territoriale sul consumo.