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"Young driver, safe driver", ovvero come portare i giovani ad una guida sicura e consapevole

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"Young driver, safe driver", ovvero come portare i giovani ad una guida sicura e consapevole.


Secondo il rapporto Istat-Aci 2010 relativo al 2009, in Italia si sono verificati 215.405 incidenti stradali, che hanno causato oltre 300 mila feriti e più di 4 mila morti. E' compresa tra 20 e 24 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, la fascia, quindi, delle patenti fresche di inchiostro, del rischio notturno, della confidenza con l'alcol e le droghe. E il Lazio in questo contesto ha raggiunto il record, non invidiabile, di un indice di mortalità stradale più che doppio rispetto alla media nazionale. Si può fermare il massacro? "Young driver, safe driver", guidatore giovane ma sicuro, è un progetto che tenta di fornire risposte in questo senso. Dei risultati dello studio, realizzato in partnership dalla Associazione Vittime della Strada e dalla Fondazione Santa Lucia, e articolato sul territorio in 10 Istituti di scuola secondaria superiore della provincia di Roma, Frosinone e Rieti, si parlerà il prossimo 18 Dicembre, presso la Sala Convegni della Fondazione Santa Lucia di Roma, alla presenza di Luca Malcotti, assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Lazio, Ente finanziatore dell'iniziativa.


Molti giovani sono caratterizzati da un"delirio di invincibilità/onnipotenza/invulnerabilità", che li induce a guidare a velocità elevate e ad assumere comportamenti di guida estremamente rischiosi per sé e per gli altri, pur non possedendo ancora una esperienza di guida adeguata per una corretta valutazione del rischio. Tale rischio aumenta vertiginosamente in seguito al frequente uso/abuso "ricreazionale" di sostanze tossiche (alcol e droghe) che provoca, in particolare nelle tarde ore notturne e nel fine settimana, un netto aumento dell'incidentalità stradale. Da uno studio condotto presso la Fondazione Santa Lucia di Roma in soggetti sani è emerso che il consumo di alcol anche al di sotto dei limiti previsti dalla Legge determina un marcato peggioramento delle funzioni attentive (rallentamento della velocità di reazione agli stimoli, aumento della distrabilità e calo della vigilanza), oltre alla diminuzione della percezione del rischio. E'quindi fondamentale un'azione di prevenzione e promozione, per la quale luogo privilegiato è senza dubbio la scuola, quale contesto sociale in cui gli studenti non imparano da soli, ma in collaborazione con insegnanti, in compagnia dei coetanei e in cui è possibile attuare interventi strutturati, continuativi ed articolati. Ed è quello che "Young driver, safe driver" ha fatto. La Fondazione Santa Lucia, ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la cura delle malattie neurologiche e la loro neuroriabilitazione, ha tra i filoni di ricerca quello relativo al recupero delle capacità di guida di un veicolo dopo lesione cerebrale. Nell'ambito del progetto ad alcuni studenti selezionati viene data la possibilità di di cimentarsi con alcune prove computerizzate di simulazione di guida (Vienna Test System) che testano le abilità cognitive, nonché le componenti psicologiche implicate nella guida di un veicolo. Altri aspetti innovativi dell'intervento sono le visite previste presso la Unità Post-Coma della Fondazione allo scopo di sensibilizzare direttamente gli allevi tramite l'ascolto di testimonianze da parte dei pazienti (ricoverati per grave traumatismo cranico e successivo stato di coma), e dei propri familiari.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)