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Zaia: "Andrà in galera chi attenta alla salute"

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Dopo i sequestri di cibi scaduti pronti a essere venduti, il ministro dell'Agricoltura annuncia un giro di vite nei confronti di chi commette frodi alimentari

L'ARENA.it 06 gennaio 2010

Il ministro Luca Zaia durante la sua recente visita alla fiera del riso di Isola della ScalaCavalca da quando era bambino e il solo pensiero di finire disarcionato lo fa imbizzarrire. Tanto più per una scivolata sulla pastissada durante la corsa per la poltrona di doge del Veneto.
«Amo il cavallo, ma non mi sono mai sognato e mai mi sognerò di vietare la pastissada de caval», ringhia il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, trevigiano e leghista, candidato di Lega e Pdl al ruolo di governatore del Veneto, che ha scoperto attraverso la rassegna stampa fornitagli dal suo ufficio («io non leggo i quotidiani», si vanta) di essere stato tirato in ballo nella questione del cavallo da equiparare a cane e gatto, ossia un animale di affezione, e di voler far chiudere i mattatoi equini.
I CAVALLI. «Non so nulla dell'esistenza di questa proposta di legge», commenta, «e non so che faccia abbia la parlamentare che l'ha presentata. La mia posizione è nota: si consumi tranquillamente la pastissada, i macelli per cavalli continuino a funzionare, ma gli italiani imparino a gestire un cavallo. Una cosa è il cavallo sportivo, altra quello da reddito, destinato cioè sin dalla nascita ai banchi della macelleria. Quando si acquista un cavallo, bisogna essere consapevoli del fatto che a un certo punto diventerà vecchio e scomodo, al pari di un cane e di un gatto. La differenza sostanziale è che non si può scaricare sulla collettività il costo del suo smaltimento. Negli Stati Uniti quando un cavallo diventa vecchio o non è più in grado di affrontare le competizioni viene portato nelle praterie, dove morirà di morte naturale. Da noi finisce in tavola: non mi pare etico».
FRODI ALIMENTARI. Restando in ambito alimentare: hanno fatto notizia, alla vigilia delle festività, i sequestri di alimenti scaduti o pessimamente conservati destinati ai cenoni. «Gli uomini del mio ministero hanno sequestrato alici con i vermi e cozze vecchie di oltre due anni. È uno schifo non più tollerabile. Non smetterò di dirlo: non c'è alcuna differenza fra chi attenta alla vita di un uomo con la pistola e chi lo fa mettendo in vendita alimenti malsani: sono entrambi dei delinquenti. E in quanto tali devono finire in galera. E poi bisogna buttar via le chiavi».
«Quello delle frodi alimentari è un problema serio», rintuzza il ministro Zaia, «e per questo stiamo predisponendo un provvedimento finalizzato a inasprire le pene nei confronti di chi commette questo tipo di reato. Un conto è il commerciante che conserva male un cibo, altro l'industriale che deliberatamente immette sul mercato prodotti potenzialmente dannosi per la salute, sfruttando una rete di complicità che fanno pensare a un'associazione a delinquere. Nei prossimi sarò in missione in Cina, per firmare accordi, ma per me sarà l'occasione ulteriore per ribadire ai cinesi che l'Italia non vuole le loro schifezze e che faremo tolleranza zero».
TOLLERANZA ZERO. A proposito di tolleranza zero, ministro: un vigile-assessore, di fede leghista, è stato pizzicato alticcio al volante. Non è che voi leghisti predicate bene e razzolate male? «Chi sbaglia deve pagare», è la pronta risposta del ministro Zaia, «così come ho pagato io per essere stato fotografato sull'A27 deserta, in pieno giorno, a 183 km orari. Ho pagato la multa e pur non dovendo ho rifatto la patente. Adesso ho quella C. Ma non demonizziamo l'alcol, per favore: è responsabile del 2% degli incidenti mortali. Molti farmaci di libera vendita risultano più pericolosi per chi si mette al volante, ma nessuno verifica. Servono più controlli».
IO E VERONA. I veronesi sentono lontana Venezia: da governatore come si comporterà?
«I veronesi dormano sonni tranquilli. Non ho mai fatto mistero di considerare Verona la perla del Veneto, un punto di riferimento che merita la giusta attenzione».