Zero alcol per i giovani: ecco perchè non mi piace la nuova norma
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Come molti di voi sapranno in questi giorni sono state approvate dalla Commissione Trasporti della Camera numerose modifiche riguardanti il codice della strada. Norme interessanti e abbastanza innovative, ma alcune delle quali mi hanno lasciato piuttosto perplesso.
Da ben nove anni, sin da quando ero solo ventunenne, mi sono occupato con passione del problema sicurezza stradale e in questi lunghi anni ne ho viste davvero tante di "riforme" al codice della strada (più o meno riuscite) e di inasprimenti di pene (più o meno sbandierate), di solito abbastanza azzeccate e che andavano a rendere più severe o chiare alcune norme scritte alcuni anni orsono.
Tuttavia questa volta, lasciatemelo dire, l'hanno fatta davvero grossa...
Se da un lato alcune nuove norme le trovo corrette (inasprimento pene per chi guida ubriaco e provoca incidenti, più attenzione per i pedoni...) altre le trovo assurde per non dire ridicole!
Mi riferisco alla parte di riforma che riguarda i giovani... questi temuti quanto pericolosi giovani!
Sinceramente questa volta il Governo mi ha deluso molto. Perché ha scelto la via più breve e meno educativa possibile per risolvere (ci riuscirà?...) il problema giovani ubriachi al volante.
Ovviamente so bene che tantissimi giovani conoscono totalmente i rischi della strada e hanno un senso di onnipotenza incredibile, inutile negarlo. Tuttavia so anche che non sono tutti uguali e per questo non devono essere penalizzati. Dopotutto nelle mie tante analisi ho dimostrato come in Italia muoiano ogni anno circa 1500 giovani (14-29 anni), contro 3570 "grandi" (30-99 anni). Quindi accanirsi sui giovani a cosa serve? Sono per prime le famiglie che bisogna condannare!!
Ma torniamo al testo appena approvato, ecco la parte che non condivido:
Zero assoluto: i più giovani e tutti i neopatentati non potranno bere neanche un sorso di birra prima di mettersi alla guida. I nuovi paletti riguardano i conducenti che hanno meno di 21 anni, chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D e E. Nel caso in cui non sia stato provocato alcun incidente la sanzione prevista è una multa che va da 200 a 800 euro. La sanzione raddoppia se è stato provocato un incidente stradale.
La norma relativa ai guidatori professionali può andar bene, ma quella sui giovani e i neopatentati non mi piace proprio. La trovo molto demagogica e poco produttiva. Dopotutto sappiamo bene che chi provoca incidenti, anche gravi, supera abbondantemente il limite di legge dello 0,5 g/l...
Inoltre il vero problema sono i controlli, che mancano. Inasprire le leggi è facile, costa poco (anche se le commissioni costano e ci guadagnano solo loro...) ma poi il difficile è farle rispettare. Se in Spagna si fanno ogni anno 12 milioni di controlli con l'etilometro, in Italia siamo solo a 1,5 milioni (meno di 500.000 sino a due anni fa...). Inoltre voglio vedere quanti di questi signori, che hanno approvato questa filosofia "guido = non bevo", saranno in grado di dare il buon esempio. Va bene che le norme sono relative solo ai giovani e neopatentati (che non sempre sono giovani, c'è chi prende la patente anche a 30-40 anni) ma trovo tutto ciò poco realistico e al limite dell'anticostituzionale. Dopotutto la legge dovrebbe essere uguale per tutti mentre qui una parte di cittadini viene relegata in "serie b".
Invece di legiferare e vietare, il Governo dovrebbe puntare sulla VERA educazione e sulla prevenzione. Utilizzando il mezzo della repressione in maniera più puntuale e capillare, ma solo quando serve (niente multe per far cassa). Io in quasi 30 anni non sono stato mai sottoposto a controllo con l'etilometro e voi?
Leggendo qua e là le reazioni di alcuni esponenti o "sigle" direttamente connesse con la sicurezza stradale ho visto che i pareri sono piuttosto discordanti.
Se da un lato il Ministro Meloni e l'ADOC concordano con il mio punto di vista, l'ANIA (associazione delle assicurazioni) è invece d'accordo con il provvedimento, sperando ovviamente che questo porti a meno incidenti e meno spese per loro, dopotutto loro sulla sicurezza stradale hanno solo un interesse economico diretto...
Assurdo però che prima tirino fuori il "Patto per i giovani", dove responsabilizzano i ragazzi dai 18 ai 26 anni chiedendogli di assumersi determinate responsabilità, per poi appoggiare questa norma che vede i giovani sino a 21 anni incapaci di autoregalmentarsi bevendo una sola birra o un solo cocktail.
Cercando qua e là su internet mi sono imbattuto sul sito dell'on. Valducci che in un video su youtube spiega perché, secondo lui, questa norma è giusta.