Gli adolescenti non amano il rischio: lo ignorano
Gli adolescenti non amano il rischio: lo ignorano
Gli adolescenti sono più sprezzanti del pericolo rispetto agli adulti? Un mito da sfatare, secondo i risultati di uno studio condotto presso la Yale's School of Medicine della New York University.Una serie di test comportamentali, pubblicati sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”, indicano infatti che i ragazzi non sono affatto più propensi a rischiare: semplicemente, non sono consapevoli di ciò a cui vanno incontro. Se opportunamente informati, infatti, si rivelano perfino più cauti degli adulti.
“I nostri risultati rivelano che i teenager si mettono in situazioni poco sicure non perché sono attratti dal rischio o dal pericolo, ma piuttosto perché non sono abbastanza informati delle possibili conseguenze negative delle loro azioni”, spiega Agnieszka Tymula, ricercatore del Center for Neural Science della NYU e coautore dello studio. “Quando capiscono veramente che la situazione è rischiosa, sono persino più prudenti degli adulti. La scoperta offre nuove possibilità per comunicare con gruppi di questa età: fornire agli adolescenti informazioni statistiche sui comportamenti pericolosi o un addestramento che permetta loro di comprendere bene i rischi può essere efficace nell'imporre loro dei limiti.”
I ricercatori hanno studiando il comportamento di gruppi di adolescenti tra i 12 e i 17 anni e di adulti tra i 30 e i 50 anni, nel corso di una serie di test in cui era richiesto di prendere alcune decisioni finanziarie, ciascuna delle quali con un diverso grado di rischio. In ogni prova, i soggetti dovevano scegliere tra una ricompensa garantita di cinque dollari e una lotteria con un certo rischio a priori oppure con rischio sconosciuto. Nel primo caso, la lotteria consentiva di vincere diverse cifre con differenti probabilità: 5 dollari (13 per cento), 8 dollari (25 per cento) 20 dollari (38 per cento) 50 dollari 50 (per cento) 125 dollari (75 per cento). Nella seconda lotteria le informazioni a disposizione dei soggetti erano invece incomplete.
Dai risultati è emerso che gli adolescenti accettavano le lotterie rischiose meno volentieri degli adulti: in sostanza erano meno disposti a correre rischi quando li comprendevano. Nel caso delle lotterie in cui il rischio era ignoto, invece, gli adolescenti mostravano di preferirle più degli adulti, indicando che erano ben disposti ad accettare un rischio di cui non conoscevano l'entità.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://youngworldforum.forumfree.it/?t=73302248
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)