La scuola e il consumo di alcol: i prof. antibullismo
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Il consumo di alcol tra i giovani e la scuola, i prof antibullismo
Maria Francesca Magni
In che modo la scuola contrasta il consumo degli alcolici?
Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha presentato in Parlamento la relazione sui consumi alcolici dei giovani italiani. La percentuale
delle ragazze tra i 14 e i 17 anni consumatrici di bevande alcoliche è più che raddoppiata negli ultimi 15 anni: dal 6 % nel 1994 al 14,6% del 2010. La mortalità legata a patologie connesse all'uso dell'alcol è diminuita, ma le percentuali di consumo e abuso restano comunque alte. Preoccupante è il ‘binge drinking', la moda arrivata dal Nord Europa di consumare alcolici diversi in grande quantità entro un breve lasso di tempo, in Italia questa ‘moda' si è diffusa dal 2003 e nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne che, nella fascia d'età 18-24 anni sale al 9,7%. In generale nel decennio 2000-2010 è cresciuta tra i giovani l'abitudine al consumo di superalcolici, aperitivi, amari...i consumi fuori pasto sono passati dal 33,7% al 41,9% e tra i ragazzi dai 14-17 anni dal 14,5% al 16,9%. Secondo l'Istituto Superiore della Sanità in Italia circa 8.600.000 persone consumano alcolici senza rispettare le indicazioni di consumo delle agenzie di sanità pubblica, esponendosi a rischi alcolcorrelati.
"Dobbiamo aiutare i giovani a fronteggiare le pressioni sociali al bere in contesti significativi come la scuola, i luoghi del divertimento,
della socializzazione e dello sport, e realizzare interventi di intercettazione precoce del consumo giovanile a rischio...intendo approfondire
il ruolo della scuola nel contrasto del consumo smodato di alcolici tra i ragazzi..." ha affermato il Ministro Balduzzi.
I prof antibullismo
Nelle scuole italiane oltre ai vecchi prof e ai prof di sostegno si affiancheranno i ‘prof antibullismo'. Nella maggior parte delle scuole si
verificano comportamenti al limite della legalità: furti, prevaricazioni, molestie...molti ragazzi anziché parlare urlano, rispondono
sgarbatamente, non ascoltano e sono incuranti delle regole, degli altri, dell'insegnante...non permettono ai compagni di apprendere
serenamente...Un emendamento al dl sulle semplificazioni prevede un organico ad hoc per gli alunni con ‘bisogni educativi speciali' al fine di
contrastare il fenomeno del bullismo. Verranno costituite reti territoriali tra istituzioni scolastiche con lo scopo di integrare i ragazzi
difficili, per prevenire l'abbandono scolastico e per contrastare la violenza nelle scuole.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)