Treviso shock:professoressa totalmente ubriaca a scuola, portata via dal 118
Treviso shock: Professoressa totalmente ubriaca a scuola, portata via dal 118
Una notizia bizzarra che in poche ore ha fatto il giro del pianeta, anche della vicenda avvenuta circa due giorni fa, sabato 4 marzo: il luogo è una scuola superiore di Treviso dove una professoressa quarantacinquenne si è presentata lezione totalmente ubriaca. La professoressa era talmente brilla da fumi alcolici che ha avuto atti aggressivi verso i suoi colleghi e addirittura con gli alunni, tanto che il dirigente scolastico si è visto costretto a chiamare il 118 per farla portare via mettere in atto un trattamento sanitario obbligatorio.
L’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute; bere è una libera scelta individuale e familiare, ma è necessario essere consapevoli che rappresenta comunque un rischio per la propria salute e, spesso, anche per quella degli altri. A differenza del fumo, i cui effetti negativi sulla salute si possono subire dopo decenni di uso abituale di sigarette, l’alcol può esporre a forti rischi anche in seguito ad un singolo episodio di consumo, spesso erroneamente valutato come moderato. In termini di sicurezza stradale è infatti noto che possono essere sufficienti appena due bicchieri di una bevanda alcolica per incrementare notevolmente il rischio di incidenti causati dall’inevitabile rallentamento della capacità di reagire prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali. Anche per questa ragione non è possibile sulla base delle conoscenze attuali identificare quantità di consumo alcolico raccomandabili o “sicure” per la salute. Sarebbe peraltro improprio “raccomandare” l’assunzione di una sostanza tossica (lo stato di ebbrezza non a caso si definisce “intossicazione alcolica”) o capace di indurre dipendenza, essendo una droga. Oggi è considerato più adeguato per la tutela della salute dell’individuo parlare di quantità a basso rischio, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate.
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e capace di indurre dipendenza (alcol-dipendenza) superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali più conosciute. I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol.
L’alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto delle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)